Gli effetti della inquinamento atmosferico sul cervello degli anziani rivelano impatti preoccupanti. Una ricerca decennale ha evidenziato legami tra esposizione prolungata e declino cognitivo.
Come l’inquinamento influisce sul cervello?
L’inquinamento atmosferico, in particolare le particelle fini e il biossido di azoto, può penetrare nel corpo attraverso i polmoni e raggiungere il cervello. Queste sostanze provocano infiammazione e stress ossidativo, danneggiando le cellule cerebrali.
Studi dimostrano che questi effetti possono alterare la struttura e la funzione del cervello, specialmente nelle aree responsabili della memoria e del linguaggio. Questo spiega perché le persone esposte a livelli elevati di inquinamento mostrano un declino cognitivo accelerato.
Inoltre, l’inquinamento può ridurre il flusso sanguigno verso il cervello, limitando l’apporto di ossigeno e nutrienti essenziali. Questa riduzione può portare a un deterioramento delle funzioni cognitive a lungo termine.
Infine, alcune ricerche suggeriscono che l’inquinamento potrebbe anche influenzare la produzione di neurotrasmettitori, disturbando la comunicazione tra i neuroni e aggravando i problemi cognitivi.
Risultati della ricerca
La ricerca, pubblicata in The Journals of Gerontology: Series A, si è concentrata sui livelli di biossido di azoto e particelle fini. Questi inquinanti, provenienti principalmente da veicoli e industrie, hanno mostrato una correlazione con una diminuzione delle prestazioni cognitive, soprattutto nel dominio linguistico.
I partecipanti, di età pari o superiore a 65 anni, sono stati sottoposti a test che valutavano memoria, funzione esecutiva e linguaggio. I risultati indicano che coloro che vivono nelle aree più inquinate hanno ottenuto i punteggi più bassi, in particolare nei test linguistici. I ricercatori suggeriscono che l’inquinamento potrebbe influenzare specificamente il lobo temporale, cruciale per il linguaggio.
Implicazioni per la salute pubblica
Lo studio sottolinea l’importanza di rafforzare le regolamentazioni sulla qualità dell’aria. Gli autori chiedono azioni politiche per ridurre l’esposizione agli inquinanti, soprattutto nelle aree urbane dove i livelli rimangono elevati.
Nonostante i limiti, come la durata dell’esposizione studiata e la dimensione del campione, questa ricerca fornisce prove solide degli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute cerebrale. Evidenzia la necessità di proteggere le popolazioni vulnerabili.
Le implicazioni di queste scoperte sono vaste, toccando sia la salute pubblica che le politiche ambientali. Ricordano l’urgenza di agire per preservare la qualità dell’aria e, per estensione, la salute cognitiva delle popolazioni invecchianti.
Fonte: Techno Science
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