Se gestisci una smart-home con prodotti compatibili Apple, ecco una notizia che dovresti conoscere: l’architettura “vecchia” di HomeKit/Apple Home non sarà più supportata a partire dal 10 febbraio 2026.
Questo significa che, se non hai ancora effettuato la migrazione alla versione più recente della piattaforma, potresti affrontare interruzioni nel funzionamento di automazioni, accessori smart e controlli da remoto.
Qual è l’architettura in questione e perché va aggiornata
- Circa due anni fa, Apple ha introdotto una nuova struttura per la sua piattaforma smart-home (HomeKit/Apple Home), che prometteva maggiore affidabilità, prestazioni migliori e integrazione più profonda con accessori avanzati.
- Fino ad ora, Apple ha mantenuto entrambe le versioni (vecchia e nuova) in parallelo per evitare problemi agli utenti già impostati. La scadenza originaria era “autunno 2025”, ma è stata posticipata.
- Ora l’azienda ha ufficializzato che il supporto per l’architettura precedente terminerà il 10 febbraio 2026. Da quel momento in poi, gli accessori collegati attraverso la vecchia struttura potrebbero smettere di funzionare correttamente o perdere certe funzioni.
Cosa succede se non aggiorni
- Gli accessori smart (lampadine, prese, sensori, dispositivi Matter/Thread) configurati nella “vecchia” Home potrebbero diventare non controllabili tramite l’app Apple Home o potrebbero apparire offline.
- Le automazioni e le scene create sul sistema precedente potrebbero cessare di funzionare o essere disattivate.
- Tutti i dispositivi che controllano la casa tramite hub (come HomePod o Apple TV) devono essere aggiornati alla versione minima richiesta per essere compatibili con la nuova struttura.
- Apple segnala che per utilizzare la nuova architettura serve almeno: iOS 16.2, iPadOS 16.2, macOS 13.1, tvOS 16.2 o watchOS 9.2. Dispositivi con versioni precedenti perderanno accesso al nuovo sistema.
Perché Apple ha dato più tempo
Anche se la nuova struttura è stata introdotta già da tempo, ci sono state alcune criticità iniziali: problemi di compatibilità, utenti che hanno segnalato accessori instabili, hub che non configuravano correttamente automazioni.
Apple ha quindi preferito posticipare la scadenza per dare maggior margine di aggiornamento agli utenti con smart home già configurate, o con componenti datati. Anche la documentazione ufficiale è stata aggiornata per riflettere questa proroga.
Cosa fare concretamente per aggiornare
- Verifica che tutti i tuoi dispositivi Apple (iPhone, iPad, Mac, Apple TV, HomePod) siano aggiornati almeno alle versioni richieste (iOS 16.2 ecc.).
- Apri l’app Apple Home → “Impostazioni casa” → aggiornamento software: se vedi l’opzione “Aggiorna ora”, procedi.
- Verifica che il tuo hub domestico (HomePod o Apple TV) sia attivo e aggiornato, perché è fondamentale per il funzionamento corretto del nuovo framework.
- Controlla i tuoi accessori smart e automazioni: dopo l’aggiornamento, verifica che tutto funzioni come prima (luce, prese, sensori, scena di notte, ecc.). Se qualcosa va storto, potrebbe essere necessario rimuovere e reinserire l’accessorio nella nuova struttura.
- Considera una finestra operativa non critica per eseguire l’aggiornamento (es. fine settimana), in modo da testare con calma e risolvere eventuali problemi senza impatto sulla vita quotidiana.
Considerazioni finali
Dal mio punto di vista, questa proroga è intelligente: Apple capisce che per chi ha una smart home complessa con decine di accessori, cambiamenti strutturali provocano ansia e problemi. Dare tempo fino a febbraio 2026 è un segnale positivo.
Tuttavia, non vedi l’aggiornamento come opzionale all’infinito. Se sei ancora con la vecchia architettura, oggi è un buon momento per iniziare la migrazione, perché quando arriverà la scadenza la transizione potrebbe essere più complicata e con maggiore affluenza di utenti sul sistema di supporto Apple.
Se fossi un utente smart home che vuole restare aggiornato e senza sorprese, pianificherei l’aggiornamento entro fine 2025.
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