Durante la sua presentazione alla WWDC, Apple ha affrontato un argomento che preoccupava molti utenti: le funzionalità di Siri annunciate l’anno scorso, ma ancora assenti. In una recente intervista, Craig Federighi, recentemente nominato a capo di Siri, ha spiegato le ragioni dietro questi ritardi e ha anticipato l’arrivo di nuove funzionalità.
Craig Federighi, responsabile del software di Apple, è spesso sotto i riflettori durante le WWDC. In un’intervista con iJustine, ha dettagliato le motivazioni dei ritardi delle funzionalità di Siri inizialmente previste per iOS 18. “Quello che avevamo detto in precedenza era che stavamo lavorando duramente per implementare queste funzionalità. Le avevamo operative internamente, ma non abbastanza performanti.”
Ha aggiunto: “Quando si chiede qualcosa a Siri, deve essere affidabile, altrimenti diventa inutile. Non siamo riusciti a raggiungere il livello di qualità sperato nei tempi inizialmente previsti. Continuiamo quindi a lavorarci su.”
L’analisi delle dichiarazioni di Federighi rivela diverse ragioni solide per il ritardo di queste funzionalità:
- Apple non voleva pubblicare funzionalità che non funzionavano sufficientemente bene.
- Sapevano che funzionalità poco affidabili di Siri non avrebbero giovato a nessuno.
- L’approccio iniziale per sviluppare queste funzionalità non ha avuto successo come previsto, richiedendo un cambiamento di strategia.
Oltre a questa spiegazione, Federighi ha ribadito l’impegno di Apple a consegnare un giorno tutte le funzionalità già annunciate. Ha persino lasciato intendere l’arrivo di nuove funzionalità aggiungendo: “e molto altro ancora”. Tuttavia, queste ultime saranno dettagliate solo quando saranno realmente pronte.
Fonte: AppSystem
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