Secondo quanto riportato da Bloomberg e dal giornalista Mark Gurman, Apple sta ancora affrontando notevoli difficoltà nello sviluppo della funzione di misurazione della pressione sanguigna per l’Apple Watch. Nonostante anni di ricerca e test interni approfonditi, la tecnologia non è ancora sufficientemente matura per essere integrata nei modelli in uscita.
Funzionalità inizialmente limitata
La prima versione del sistema non dovrebbe fornire letture numeriche dettagliate, come avviene con i classici misuratori da braccio. Al contrario, la funzione sarà progettata per rilevare variazioni significative rispetto ai valori abituali dell’utente e inviare avvisi in caso di anomalie. Questo approccio si basa sull’analisi delle tendenze più che su misurazioni cliniche precise.
Obiettivi ambiziosi e certificazioni ancora lontane
Apple intende implementare una tecnologia completamente autonoma, senza la necessità di calibrazione tramite strumenti esterni. Questo differenzia l’azienda da competitor come Samsung, che offre una funzione simile ma richiede ancora l’uso di un dispositivo tradizionale per la calibrazione iniziale. Tuttavia, questa visione ambiziosa di Apple potrebbe comportare ulteriori ritardi.
La casa di Cupertino punta a lanciare la funzione tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, ma molto dipenderà dai risultati dei test clinici e dall’ottenimento delle necessarie approvazioni regolatorie.
Un potenziale game-changer per la salute digitale
Se e quando sarà pronta, la funzione di monitoraggio della pressione potrebbe rappresentare una rivoluzione nel settore degli smartwatch, trasformando ulteriormente l’Apple Watch in uno strumento sempre più orientato alla prevenzione e al monitoraggio della salute. Per ora, però, resta una tecnologia in evoluzione, ancora alla ricerca del giusto equilibrio tra innovazione, affidabilità e sicurezza.
Fonte: MacRumors
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