Una missione di addestramento unica
Nel 2022, Randall Pietersen, un ingegnere civile dell’U.S. Air Force, ha partecipato a una missione di addestramento per valutare i danni su una pista di un aeroporto. Durante questa missione, la sua squadra ha seguito il protocollo di “ripristino della base” dopo un attacco simulato. Per ore, hanno camminato sull’area con attrezzature di protezione chimica, documentando i danni e cercando minacce come munizioni inesplose. Questo tipo di lavoro è standard per tutti gli ingegneri dell’Air Force prima di essere schierati.
Il significato della ricerca di Pietersen
Per Pietersen, questa esperienza ha avuto un significato speciale. Negli ultimi cinque anni, ha lavorato per sviluppare approcci più veloci e sicuri per valutare gli aeroporti. Come studente di master e ora candidato al dottorato e MathWorks Fellow al MIT, il suo obiettivo è quello di creare sistemi automatici basati su droni per valutare i danni e rilevare le munizioni non esplose. “Questa esperienza è stata davvero rivelatrice”, afferma Pietersen.
Le sfide attuali e il futuro della valutazione remota
Nonostante i progressi tecnologici, la valutazione rapida e a distanza degli aeroporti non è ancora una pratica comune. Pietersen sottolinea che, sebbene si parli da anni di un nuovo sistema basato su droni, ci sono ancora limitazioni significative. Dall’aria, le munizioni inesplose possono sembrare rocce o detriti, e anche le telecamere ad altissima risoluzione non sono sufficientemente efficaci. “Siamo ancora pronti a farlo solo a piedi, ed è qui che entra in gioco la mia ricerca”, conclude Pietersen.
Fonte: MIT
foto credit: Credit: Jake Belcher
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