Nel panorama in continua evoluzione dei wearable dedicati allo sport, una startup si sta facendo notare con una proposta decisamente innovativa: Avelo Running. Presentato di recente, il primo prodotto dell’azienda promette di trasformare il modo in cui i runner interagiscono con la tecnologia, complementando perfettamente l’Apple Watch, senza sovrapporsi ad esso.
Un’idea nata per non sostituire, ma migliorare
Avelo non intende conquistare il polso degli sportivi: quello è già dominato, giustamente, dall’Apple Watch. Invece, l’intuizione è stata quella di spostare la tecnologia… sotto i piedi.
La soluzione proposta? Scarpe da corsa intelligenti, dotate di sensori integrati che raccolgono dati biometrici e di movimento con una precisione da laboratorio, per fornire feedback avanzati in tempo reale.
Il ritorno delle scarpe connesse, in stile 2025
Chi ha buona memoria ricorderà il sistema Nike+iPod dei primi anni 2000, un sensore nella scarpa che comunicava con l’iPod per fornire dati basici di corsa. Avelo prende quello spunto e lo eleva alla potenza del machine learning e dell’ecosistema Apple moderno.
Ogni scarpa Avelo integra un sensore indipendente, che lavora in sinergia con l’Apple Watch (tramite Bluetooth), ma è anche capace di funzionare senza smartphone o orologio al seguito. Questo offre al runner massima libertà e precisione, anche nelle uscite minimaliste.
Dati biometrici da laboratorio, accessibili ovunque
Il cuore dell’innovazione di Avelo sta nella combinazione tra:
- Hardware: sensori inseriti nella scarpa, progettati con esperti del design sportivo.
- Software: algoritmi di analisi biomeccanica, capaci di interpretare ogni passo, angolo e impatto.
- Cloud & App: un’app dedicata (compatibile con iOS) che traduce i dati in suggerimenti pratici per migliorare la tecnica di corsa, evitare infortuni e monitorare i progressi.
Esempi di dati forniti:
- Distribuzione del carico piede–piede
- Tempo di contatto al suolo
- Oscillazione verticale
- Simmetria del passo
- Fase di spinta e atterraggio
Il tutto senza bisogno di ricaricare le scarpe: l’autonomia del sistema è pari alla vita media della calzatura stessa, eliminando del tutto l’ansia da batteria.
A chi si rivolge Avelo?
Non solo maratoneti o ultrarunner: Avelo è pensata anche per:
- Chi inizia a correre e vuole evitare errori di postura.
- Atleti amatori che vogliono migliorare tecnicamente.
- Utenti dell’Apple Watch che cercano dati più approfonditi.
- Centri di fisioterapia o preparazione atletica.
Il fatto che Avelo non richieda dispositivi aggiuntivi sul corpo lo rende inclusivo, leggero e integrato in un gesto naturale come mettersi le scarpe.
Un nuovo modo di pensare l’esperienza running
Avelo non è solo una scarpa smart. È una visione. L’idea che la tecnologia indossabile possa essere invisibile, automatica, integrata nella routine sportiva senza distrarre o ingombrare.
Proprio come Apple ha fatto con l’Apple Watch nel mondo della salute, Avelo mira a portare biometria di livello professionale ai piedi di chiunque, senza compromessi.
Riepilogo delle funzionalità chiave di Avelo
Funzionalità | Dettagli |
---|---|
Sensori integrati | Uno per scarpa, indipendenti, senza bisogno di hardware esterno |
Connessione con Apple Watch | Sinergia via Bluetooth, con dati sincronizzati in tempo reale |
Autonomia | Totale, dura quanto la vita della scarpa – nessuna ricarica necessaria |
Dati forniti | Biomeccanica, postura, equilibrio, impatto, tecnica |
App dedicata | Sì, compatibile con iOS, UI semplificata e accessibile |
Funzionamento senza dispositivi | Possibile correre senza Watch o smartphone, i dati si salvano localmente |
Target | Tutti i runner, dal principiante all’esperto |
Un progetto da seguire
La startup ha appena lanciato la sua campagna di comunicazione e invita chi è interessato a registrarsi sul sito ufficiale per ricevere aggiornamenti, beta test e dettagli su disponibilità e prezzi.
Non è ancora noto se le scarpe saranno vendute in abbonamento, con aggiornamenti firmware, o con modelli multipli (come neutro, pronatore, trail). Ma la direzione è chiara: performance + semplicità + integrazione Apple.
Fonte: AppSystem
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