Durante la WWDC 2025, Apple ha annunciato una novità che fino a pochi mesi fa sembrava impensabile: ChatGPT sarà integrato direttamente all’interno di Image Playground, l’app per la generazione visiva già introdotta con iOS 18.
Secondo noi, questa mossa segna un nuovo capitolo nel rapporto tra Apple e l’intelligenza artificiale generativa, confermando l’approccio “ibrido” e modulare già annunciato: non solo AI proprietaria (Apple Intelligence), ma anche partnership strategiche, selettive, con i principali player esterni.
Cosa cambia per Image Playground
Image Playground è l’app Apple che consente agli utenti di generare immagini partendo da descrizioni testuali, in stile DALL·E o Midjourney, ma con un’interfaccia semplice, integrata nell’ecosistema iOS.
Con l’integrazione di ChatGPT (tramite OpenAI), gli utenti potranno ora:
- Accedere a nuovi stili di generazione immagini: Pittura a olio, Vettoriale, Anime, Stampa tipografica, Acquerello
- Combinare elementi visivi e testuali generati dal modello GPT-4o
- Usare descrizioni conversazionali per ispirare immagini, sticker o Genmoji
- Approfittare di una nuova API per sviluppatori: sarà possibile integrare Image Playground nelle proprie app (soprattutto in contesti educativi, creativi, di disegno e visual design)
Apple sottolinea che le immagini generate sono processate con protezioni di privacy e senza tracciamento esterno. L’uso di ChatGPT richiede esplicita attivazione da parte dell’utente, che può anche decidere se condividere i prompt o meno.
Genmoji si evolve con ChatGPT
Parallelamente, anche Genmoji — la funzione che crea emoji personalizzate — viene potenziata. Le novità principali:
- È possibile creare un Genmoji da una descrizione testuale completa (es. “una nonna con i capelli blu che suona il sax sotto la pioggia”)
- Si possono combinare due emoji per ottenere risultati ibridi
- Sono stati aggiunti nuovi stili per capelli, espressioni e dettagli umani
Queste funzionalità sono particolarmente rivolte a utenti giovani, creator, docenti e studenti, e potrebbero aprire la strada a una forma di espressione visuale ancora più personale e accessibile.
Il nostro punto di vista
Da parte nostra riteniamo che l’apertura ad OpenAI sia tanto pragmatica quanto strategica: Apple sa che non ha ancora una base dati e un modello visivo forte quanto DALL·E o Midjourney, e preferisce puntare su una user experience fluida e controllata, delegando l’AI pesante a partner esterni — ma solo su richiesta esplicita.
Questa logica “on-demand”, integrata ma non imposta, rispecchia la visione Apple dell’AI come assistente discreto, non come protagonista invadente.
Inoltre, l’integrazione API di Image Playground offre grandi opportunità per il mondo educational, artistico e business, con possibili usi per presentazioni, app creative, progetti scolastici o brainstorming visuale.
ChatGPT su iPhone e iPad: sarà solo il primo passo?
Sebbene l’integrazione iniziale sia limitata a Image Playground, nulla vieta che Apple — nei prossimi mesi — estenda l’uso di ChatGPT o modelli simili anche in altre app:
- Note: suggerimenti di completamento o revisione visuale
- Pages e Keynote: generazione immagini contestuali per presentazioni
- Comandi rapidi: flussi automatici con supporto GPT per grafica o meme
L’infrastruttura ora c’è. Resta da vedere se gli utenti saranno pronti a fidarsi dell’uso di AI esterne in ambienti Apple.
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