Secondo un recente rapporto di Bloomberg, Apple starebbe preparando una nuova generazione di occhiali intelligenti, pensati come passo intermedio prima di un vero prodotto AR completo. Questi occhiali, che si ispirerebbero molto da vicino alle Ray-Ban Meta, dovranno però rispettare due condizioni fondamentali per avere successo.
Partiamo da un’analisi delle attuali Ray-Ban Meta. Esteticamente si confondono facilmente con i normali occhiali da sole Ray-Ban, senza schermi o elementi visibili che ne tradiscano la natura tecnologica. In realtà, al loro interno ospitano una fotocamera, microfoni, altoparlanti e controlli discreti. Le tre funzionalità principali che offrono sono la possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale per riconoscere l’ambiente, la messaggistica vocale e la registrazione di foto e video in modalità POV (punto di vista).
Nonostante l’idea dell’IA sia affascinante, nell’uso quotidiano si rivela meno utile di quanto si possa immaginare. È infatti la praticità della messaggistica vocale e della cattura di foto e video senza mani a rendere queste Ray-Ban Meta realmente appetibili, specialmente in situazioni dinamiche come durante una pedalata o una passeggiata veloce.
Se Apple vuole che i suoi occhiali abbiano successo, dovrà soddisfare due requisiti chiave.
Il primo è legato proprio all’intelligenza artificiale. Le funzionalità AI non devono essere semplici gadget, ma devono realmente semplificare la vita rispetto all’uso dell’iPhone. Questo richiede un salto qualitativo enorme, specialmente considerando che Siri è oggi uno degli assistenti vocali meno performanti sul mercato. Apple dovrà creare un’interazione vocale veloce, naturale e capace di risolvere compiti quotidiani in modo più immediato di quanto si possa fare manualmente con uno smartphone. Senza questo, le sue smart glasses rischierebbero di sembrare un semplice esperimento tecnologico, senza un vero valore pratico.
Il secondo requisito riguarda la possibilità di scattare foto e registrare video. Si tratta di una funzione cruciale che già ora rende popolari le Ray-Ban Meta. Tuttavia, alcune voci suggeriscono che Apple potrebbe essere tentata di ometterla, per questioni di tutela della privacy. Apple è giustamente molto attenta a questo aspetto, ma è realistico riconoscere che, già oggi, non si può sapere se una persona con un iPhone stia leggendo una mappa o filmando un video. Le preoccupazioni per la privacy esistono già, e la presenza di una fotocamera sugli occhiali non cambierebbe davvero la situazione in modo radicale.
Omettere la possibilità di fotografare o filmare sarebbe quindi un errore strategico. Gli utenti si aspettano di poter immortalare istantaneamente momenti spontanei senza dover estrarre il telefono dalla tasca, specialmente in attività dove tenere le mani libere è essenziale.
In sintesi, per avere successo, gli occhiali intelligenti di Apple dovranno:
- Offrire un’esperienza AI realmente utile e superiore a quella attuale.
- Includere funzionalità fotografiche e video, anche a costo di affrontare sfide sulla gestione della privacy.
Se Apple riuscirà a raggiungere questi due obiettivi, allora potrà davvero ridefinire il mercato dei wearable tecnologici. Altrimenti, rischierà di proporre un prodotto elegante ma inutile, destinato a rimanere una curiosità per pochi.
Fonte: AppSystem
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