Scienziati sviluppano una nuova tecnica per l’imaging cerebrale non invasivo
Un team dell’Università di Glasgow, in Scozia, ha sviluppato un metodo innovativo che amplia la sensibilità della spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (fNIRS), permettendo di far passare la luce attraverso le complesse combinazioni di ossa, neuroni e tessuti che compongono la nostra testa. Questo approccio potrebbe rivoluzionare il modo in cui monitoriamo il cervello, offrendo una soluzione portatile e a basso costo.
Attualmente, il metodo più efficace e accessibile per monitorare il cervello è la fNIRS, che però riesce a penetrare solo pochi centimetri. Per esplorare strati più profondi, sono necessari macchinari MRI più grandi e ingombranti. Tuttavia, grazie a questo nuovo metodo, la luce può attraversare l’intera testa, fornendo informazioni cruciali senza la necessità di interventi invasivi.
Per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori hanno apportato alcune modifiche: hanno aumentato la potenza del laser nel vicino infrarosso, mantenendosi entro limiti di sicurezza, e hanno implementato un sistema di raccolta più completo. Nonostante queste modifiche, solo un piccolo flusso di fotoni è riuscito a passare da un lato all’altro della testa durante gli esperimenti. Tuttavia, questo rappresenta un promettente inizio per metodi di imaging portatili che possono esplorare più in profondità.
Un aspetto interessante della ricerca è che la luce non si disperde casualmente attraverso la testa, ma segue percorsi preferenziali, attraversando parti più trasparenti come quelle riempite di liquido cerebrospinale. Questa conoscenza potrebbe migliorare la precisione delle scansioni cerebrali in futuro, permettendo di isolare e analizzare selettivamente regioni profonde del cervello.
Nonostante le limitazioni, come la necessità di un setup specifico e un tempo di scansione prolungato di circa 30 minuti, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile far passare la luce attraverso una testa umana utilizzando la fNIRS. I modelli computerizzati basati su scansioni 3D dettagliate della testa hanno previsto con precisione il movimento dei fotoni attraverso il cranio, confermando ulteriormente i risultati ottenuti.
Le potenzialità della fNIRS sono notevoli: è una tecnologia relativamente economica e compatta. Immaginate scansioni per ictus, lesioni cerebrali e tumori più accessibili a un pubblico più ampio. Man mano che si svilupperanno nuovi dispositivi di imaging, questa ricerca potrebbe rivelarsi fondamentale per tecniche che esplorano più a fondo il cervello, anche se potrebbe passare del tempo prima di riuscire a far passare la luce attraverso l’intera testa.
Fonte: Science Alert
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