Per diversi giorni, scaricare e installare Google Chrome su Windows è stato impossibile per moltissimi utenti. Un errore di distribuzione ha causato l’incompatibilità del programma d’installazione con la maggior parte dei PC Windows, generando frustrazione soprattutto tra chi configurava nuove macchine. Fortunatamente, Google ha corretto il problema il 31 marzo, ma il disguido ha messo in luce alcune fragilità nel sistema di distribuzione automatica.
L’errore: Chrome distribuiva la versione sbagliata dell’installer
Gli utenti che cercavano di installare Chrome su Windows 10 e 11 ricevevano un messaggio di errore al lancio del file scaricato:
“Questa app non può essere eseguita sul tuo PC. Per trovare una versione compatibile, contatta il produttore del software.”
Secondo quanto segnalato da WindowsLatest, la causa del problema era dovuta al fatto che Google aveva accidentalmente sostituito l’installer x86 classico con quello per architettura ARM. L’errore ha fatto sì che l’installer non potesse avviarsi su sistemi basati su processori Intel o AMD, ovvero la stragrande maggioranza dei PC.
ARM sì, x86 no: l’anomalia
Curiosamente, l’installer funzionava perfettamente su dispositivi con processori ARM, come i laptop con chip Snapdragon X Elite. Questo ha confermato che Google aveva semplicemente invertito i file, servendo agli utenti l’installer sbagliato in base al tipo di macchina.
Normalmente, il sito ufficiale di Chrome rileva automaticamente l’architettura del sistema (x86 o ARM) e fornisce il file corretto, ma in questo caso la logica di selezione è stata compromessa. L’installer stand-alone (quello destinato agli amministratori di sistema) non sembrava essere affetto dal problema.
Risolto il 31 marzo, ma l’incidente resta significativo
Google ha corretto il bug il 31 marzo 2025, ripristinando la distribuzione dell’installer corretto per i sistemi x86. Ora, scaricando Chrome dal sito ufficiale, il file viene riconosciuto ed eseguito senza problemi su tutti i sistemi Windows standard.
Tuttavia, questo incidente mette in luce quanto possano essere fragili anche i processi automatizzati delle grandi aziende tech. Per un software così fondamentale e diffuso come Chrome, un errore simile può impattare milioni di utenti, in particolare in contesti aziendali o di assistenza tecnica.
Cosa fare in caso di problemi simili
Per chi riscontrasse nuovamente messaggi d’errore simili in futuro, si consiglia di:
- Usare il Chrome Standalone Installer (versione offline)
- Controllare che l’architettura del sistema sia compatibile (x86 vs ARM)
- Verificare l’hash del file per eventuali corruzioni
- Consultare il sito ufficiale o i forum di supporto
Conclusione: piccolo errore, grandi conseguenze
Anche un semplice errore di caricamento può trasformarsi in un problema globale quando coinvolge software usato da miliardi di utenti. L’incidente dell’installer ARM al posto di quello x86 su Windows mostra quanto sia importante la gestione accurata delle versioni e il testing continuo, anche per le operazioni più banali come… scaricare un browser.
Fonte: 9to5Google
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