Un recente studio condotto da ricercatori del CNRS e dell’Università di Tolosa ha scoperto che la maggior parte dei microplastiche presenti nell’acqua potabile sfugge alle attuali tecniche di rilevamento a causa delle loro dimensioni ridotte.
Questa ricerca mette in luce un problema emergente nel campo della sicurezza dell’acqua potabile. I microplastiche, particelle minuscole che derivano dalla degradazione di materiali plastici più grandi, sono diventati una preoccupazione crescente per la salute pubblica. Le tecnologie attuali non sono sufficientemente avanzate per identificare queste particelle microscopiche, il che significa che potrebbero essere presenti in quantità maggiori di quanto si pensasse in precedenza.
La scoperta solleva interrogativi importanti su come migliorare le tecniche di rilevamento e filtraggio per garantire che l’acqua potabile sia sicura per il consumo umano. Gli scienziati suggeriscono che è necessario sviluppare nuove metodologie per affrontare questo problema e proteggere la salute pubblica. La ricerca continua in questo campo è essenziale per comprendere meglio l’impatto dei microplastiche sull’ambiente e sulla salute umana.
Fonte: Techno Science
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