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Il cacao che rallenta il tempo? Un estratto contro l’infiammazione cronica

Un nuovo studio indica che un estratto di cacao — ricco di flavanoli — potrebbe attenuare l’infiammazione cronica legata all’età, il cosiddetto inflammaging, con potenziali benefici cardiovascolari.
La ricerca fa parte dell’ambito del trial COSMOS (COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study), che aveva già mostrato una riduzione del 27 % delle morti per malattie cardiovascolari nei partecipanti che assumevano supplementi di cacao rispetto al placebo.

Questa parte “inflammaging” rappresenta un aspetto intrigante: non si tratta solo del sistema circolatorio o delle arterie, ma di un’infiammazione silente, subdola, che gradualmente può contribuire a malattie da età avanzata come diabete e Alzheimer.

Cosa ha fatto lo studio: protocollo e risultati principali

Ecco i punti salienti:

  • Partecipanti: 598 adulti sani con età pari o superiore a 60 anni, presi da un sottogruppo del trial COSMOS.
  • Intervento: 500 mg al giorno di estratto di cacao contro placebo, per due anni.
  • Biomarcatori analizzati: hsCRP, IL-6, TNF-α, IL-10, interferone-γ.
  • Risultati chiave:
    • hsCRP è diminuito dell’8,4 % all’anno nel gruppo con cacao.
    • Gli altri marcatori infiammatori non hanno mostrato variazioni significative.
    • È stato osservato un aumento di IFN-γ, segno di una possibile modulazione positiva del sistema immunitario.

In breve, l’estratto sembra rallentare l’aumento dell’infiammazione generale con l’età, ma non azzera gli altri marker infiammatori.

Punti di cautela e limiti da considerare

Prima di gridare al “miracolo del cacao”, conviene guardare con occhio critico:

  1. Interessi finanziari
    Lo studio è stato parzialmente finanziato da Mars Edge, divisione nutrizionale di Mars Inc. Questo non invalida i risultati, ma suggerisce cautela.
  2. Popolazione limitata
    I partecipanti erano anziani e prevalentemente statunitensi. Non è certo che i risultati si estendano ad altre fasce d’età o popolazioni.
  3. Durata dello studio
    Due anni sono un buon periodo di osservazione, ma servono studi più lunghi per capire gli effetti reali su eventi clinici.
  4. Biomarcatori vs outcome reali
    Ridurre un marker come l’hsCRP non significa automaticamente ridurre il rischio di infarto o declino cognitivo.
  5. Composizione dell’estratto
    Non tutti gli estratti di cacao sono uguali: concentrazione di flavanoli, purezza e biodisponibilità fanno la differenza.
  6. Effetti collaterali e interazioni
    Anche gli integratori naturali possono interferire con farmaci o causare effetti indesiderati. Lo studio non ha rilevato problemi gravi, ma il lungo termine resta da verificare.

Meccanismi possibili: come il cacao potrebbe agire

Cosa può spiegare questi effetti? Le ipotesi principali sono:

  • Flavanoli e antiossidanti
    I composti del cacao, come l’epicatechina, riducono lo stress ossidativo che alimenta i processi infiammatori.
  • Modulazione delle citochine
    I flavanoli influenzano l’espressione genica delle citochine infiammatorie, favorendo un equilibrio più adattivo della risposta immunitaria.
  • Effetti sulle cellule immunitarie
    Studi su modelli animali mostrano una riduzione dell’attivazione microgliale nel cervello, suggerendo un’azione neuroprotettiva.
  • Miglioramento vascolare
    Il cacao favorisce la produzione di ossido nitrico, migliorando la dilatazione dei vasi sanguigni e riducendo lo stress endoteliale.
  • Interazione con il microbiota intestinale
    I polifenoli del cacao possono favorire una flora intestinale più equilibrata, riducendo la permeabilità intestinale e l’infiammazione sistemica.

Cosa significa per te (e cosa no)

Se stai pensando “posso prendere un integratore di cacao per invecchiare meglio?”, ecco come interpretare i risultati:

✅ È una strada promettente, ma non una cura miracolosa.
✅ Non sostituisce una dieta equilibrata, il movimento e un buon sonno.
✅ Se assumi farmaci, chiedi al medico prima di iniziare integratori.
✅ Un estratto di cacao ben formulato, con alta concentrazione di flavanoli, potrebbe dare un piccolo aiuto nella gestione dell’infiammazione legata all’età.
✅ Servono comunque ulteriori ricerche per confermare gli effetti su malattie reali.

Conclusioni: cacao come alleato, non come panacea

L’estratto di cacao sembra agire da freno all’infiammazione cronica tipica dell’età, almeno in termini di hsCRP. È un passo interessante nella ricerca sull’invecchiamento sano e sul ruolo dei composti naturali nella longevità.
Credo che siamo in una fase in cui il confine tra cibo, nutraceutico e farmaco si fa sempre più sfumato. Ma serve prudenza: finché non ci saranno prove concrete sugli effetti clinici, il cacao resta un potenziale alleato, non un elisir.

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Salvatore Macrì
Salvatore Macrìhttps://it.linkedin.com/in/salmacri
Amante della tecnologia, della buona musica e della SEO, scrivo articoli per passione e per delucidare delle tematiche legate alla vita quotidiana per rendere questo mondo meno complicato. Sensibile ai temi ambientali e strenue sostenitore di una "green revolution" che nasca dal basso.
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