Le previsioni meteorologiche invernali per l’Europa e l’est degli Stati Uniti potrebbero subire cambiamenti significativi entro la fine del secolo. Una recente ricerca ha messo in evidenza l’evoluzione preoccupante dell’oscillazione nord-atlantica (ONA), un fenomeno climatico di grande importanza. L’ONA, un equilibrio atmosferico tra le Azzorre e l’Islanda, influisce direttamente sulla forza dei venti prevalenti e sulle condizioni invernali.
Gli scienziati del Met Office e dell’Università di Exeter hanno individuato errori nei modelli climatici attuali, legati alla gestione del vapore acqueo, che complicano le previsioni. Queste imperfezioni nelle simulazioni potrebbero nascondere la reale portata dei cambiamenti futuri. Lo studio evidenzia che l’ONA reagisce fortemente alle eruzioni vulcaniche e ai gas serra, con conseguenze potenzialmente devastanti.
Le proiezioni indicano un’intensificazione senza precedenti dell’ONA in uno scenario di alte emissioni. Ciò comporterebbe un aumento dei rischi di inondazioni e danni causati dalle tempeste nel Nord Europa, sottolineando l’urgenza di ridurre le emissioni. Il team di ricerca ha anche evidenziato il ‘paradosso segnale-rumore’, suggerendo che i modelli potrebbero sottostimare i cambiamenti reali dell’ONA. Questa scoperta richiede un miglioramento degli strumenti di previsione climatica.
Le implicazioni di questi risultati sono ampie, soprattutto per la preparazione agli eventi meteorologici estremi. Gli autori insistono sull’importanza di non prendere le proiezioni dei modelli come verità assoluta, per evitare di sottovalutare gli impatti futuri. Infine, lo studio sottolinea il ruolo cruciale degli sforzi di mitigazione per limitare l’aumento dell’ONA e i suoi impatti. Una migliore comprensione della risposta della circolazione atmosferica ai gas serra è essenziale per anticipare i cambiamenti climatici.
Cos’è l’oscillazione nord-atlantica?
L’oscillazione nord-atlantica (ONA) è un fenomeno climatico che deriva dalla differenza di pressione atmosferica tra le Azzorre e l’Islanda. Essa influenza le condizioni meteorologiche in Europa e Nord America, specialmente durante l’inverno. L’ONA può manifestarsi in due fasi: una fase positiva, associata a inverni miti e umidi nel Nord Europa, e una fase negativa, che porta inverni più freddi e secchi. Queste variazioni hanno impatti diretti sull’agricoltura, le risorse idriche e i rischi di inondazioni.
Il meccanismo dell’ONA è legato alla circolazione atmosferica globale. I cambiamenti nella forza e nella posizione dei venti prevalenti, come il jet stream, sono indicatori chiave della sua attività. Comprendere l’ONA è essenziale per migliorare le previsioni meteorologiche stagionali e anticipare gli impatti del cambiamento climatico.
Fonte: Techno Science
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