Il telescopio spaziale James Webb svela una popolazione nascosta di buchi neri supermassicci
Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente portato alla luce una popolazione nascosta di buchi neri supermassicci nell’universo primordiale. Questi oggetti, mai studiati prima, offrono nuove prospettive sulla formazione e l’evoluzione delle galassie.
Scoperta dei ‘piccoli punti rossi’
Oltre ai quasar classici, noti per la loro estrema luminosità, è stata identificata una nuova categoria di oggetti chiamati ‘piccoli punti rossi’. Questi oggetti, più piccoli e meno luminosi dei quasar tradizionali, sono spesso nascosti da grandi quantità di polvere cosmica.
Analisi delle immagini del James Webb
Le immagini del telescopio James Webb hanno mostrato sei ‘piccoli punti rossi’ nell’universo primordiale. Gli astronomi stanno cercando di comprendere come questi oggetti differiscano dai quasar tradizionali e quale sia la loro relazione con essi.
Conferma della presenza di buchi neri supermassicci
Un team internazionale ha utilizzato il telescopio James Webb per riesaminare oggetti sconosciuti individuati dal telescopio Subaru alle Hawaii. Le analisi hanno confermato la presenza di gas in rapido movimento, segno dell’influenza di buchi neri supermassicci.
Scoperte sorprendenti nell’universo primordiale
Su 13 galassie studiate, 9 hanno mostrato chiari segni di questa nuova popolazione di buchi neri attivi. Yoshiki Matsuoka, professore associato all’Università di Ehime, ha espresso sorpresa per l’abbondanza di questi quasar oscurati nell’universo primordiale.
La diversità dei quasar
Questa scoperta potrebbe colmare il divario tra i quasar classici e i ‘piccoli punti rossi’. Jorryt Matthee, dell’Istituto delle Scienze e Tecnologie d’Austria, ha sottolineato la qualità degli spettri luminosi ottenuti, confermando l’attività dei buchi neri supermassicci.
Cos’è un quasar?
Un quasar è il nucleo estremamente luminoso di una galassia, alimentato da un buco nero supermassiccio. Questi oggetti sono tra i più brillanti dell’universo, emettendo una luce che può superare quella della loro galassia ospite.
I quasar si formano quando grandi quantità di materia cadono in un buco nero supermassiccio, creando un disco di accrescimento. Questo processo libera una notevole quantità di energia sotto forma di luce e radiazione, rendendo i quasar visibili a distanze cosmologiche.
Sebbene i quasar siano noti dagli anni ’60, il loro studio continua a rivelare sorprese. Le recenti osservazioni del telescopio James Webb hanno messo in luce una diversità inaspettata tra questi oggetti.
Fonte: Techno Science
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