SPHEREx: un nuovo sguardo sull’universo
SPHEREx, acronimo di Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization, and Ices Explorer, è il nuovo telescopio spaziale a infrarossi della NASA progettato per offrirci una visione senza precedenti dell’evoluzione dell’universo. Selezionato nel 2019 come parte del programma Medium Explorer della NASA, SPHEREx ha l’obiettivo di condurre un’indagine spettrale su tutto il cielo per misurare la storia della formazione delle galassie, indagare le origini dell’acqua e delle molecole nelle regioni dove si formano stelle e pianeti, ed esplorare la distribuzione del ghiaccio interstellare.
Con la sua tecnologia di spettroscopia all’avanguardia, SPHEREx è in grado di osservare lunghezze d’onda che vanno da 0,75 a 5,0 micron, permettendoci di scrutare attraverso la polvere che oscura la luce visibile. Il telescopio mapperà milioni di galassie su tutto il cielo, catturando una delle sue prime esposizioni il 27 marzo. I sei rilevatori dell’osservatorio hanno ciascuno catturato una di queste immagini non calibrate, a cui sono stati aggiunti colori della luce visibile per rappresentare le lunghezze d’onda infrarosse.
La missione di SPHEREx prevede di scansionare l’intero cielo quattro volte in due anni, utilizzando la spettroscopia per esaminare la luce di centinaia di milioni di oggetti celesti attraverso più lunghezze d’onda rispetto a qualsiasi precedente indagine su tutto il cielo. Catturerà la luce infrarossa invisibile all’occhio umano e, per elaborare le immagini, assegnerà un colore della luce visibile a ciascuna lunghezza d’onda infrarossa. Questa tecnica consente agli scienziati di determinare la composizione di un oggetto o la distanza di una galassia, permettendo ricerche su argomenti fondamentali che spaziano dai primi momenti della nascita dell’universo alle origini dell’acqua nella nostra galassia.
Quando la luce entra nel telescopio, si divide lungo due percorsi, portando a file di tre rilevatori ciascuna. Ciascuno dei suoi sei rilevatori cattura 17 bande di lunghezza d’onda uniche, creando uno spettro dettagliato di 102 tonalità distinte in ogni esposizione. A differenza dei filtri standard che bloccano tutte le lunghezze d’onda tranne un colore specifico, SPHEREx utilizza speciali filtri “arcobaleno” dove le lunghezze d’onda bloccate cambiano gradualmente dall’alto verso il basso, permettendo di catturare uno spettro più completo della luce cosmica.
Dopo il lancio, gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory hanno completato i controlli del veicolo spaziale su SPHEREx. Ad oggi, tutti i sistemi funzionano correttamente e il veicolo spaziale è in buona salute. I suoi rilevatori e l’hardware si stanno raffreddando alla loro temperatura operativa di circa -210°C, una parte critica del suo design poiché il calore interferirebbe con la capacità del telescopio di rilevare la luce infrarossa. Le immagini iniziali appena rilasciate confermano che la messa a fuoco del telescopio è corretta, un sollievo per gli ingegneri poiché la messa a fuoco è stata impostata permanentemente prima del lancio e non può essere regolata mentre è in orbita.
Fonte: Science Alert
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