Un nuovo assistente vocale su iPhone: Perplexity sfida Siri
Finalmente disponibile anche su iOS, l’assistente vocale di Perplexity offre agli utenti iPhone un’alternativa interessante a Siri. Dopo il lancio su Android, l’applicazione arriva su iPhone e iPad con la versione 2.44.0, permettendo di eseguire numerose azioni vocali come programmare promemoria, prenotare ristoranti, avviare podcast e molto altro.
Un assistente vocale versatile
Perplexity si distingue per la sua capacità di mantenere una interazione continua con l’utente, anche quando si passa da un’applicazione all’altra. Una volta avviato un comando vocale, l’assistente rimane attivo in background, consentendo un’esperienza fluida e senza interruzioni.
Compatibilità e limitazioni
Compatibile con un’ampia gamma di dispositivi, l’assistente vocale di Perplexity può essere utilizzato a partire da un iPhone 13. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni rispetto alla versione Android. Ad esempio, l’app iOS non può ancora utilizzare la fotocamera per analizzare l’ambiente o interagire con il contenuto sullo schermo, funzionalità presenti in alcuni concorrenti come ChatGPT.
Funzionalità e integrazioni
Nonostante le sue potenzialità, l’assistente non è completamente autonomo. Per esempio, per prenotare un ristorante tramite piattaforme come OpenTable, è necessaria una conferma manuale da parte dell’utente. Inoltre, l’invio di e-mail o messaggi avviene esclusivamente tramite le app Mail e Messaggi di Apple, escludendo servizi di terze parti come Gmail.
In sintesi, l’arrivo di Perplexity su iOS rappresenta un passo avanti significativo per chi cerca un’alternativa a Siri, con un’interazione vocale continua e una buona compatibilità con i dispositivi Apple. Tuttavia, alcune limitazioni potrebbero influenzare l’esperienza complessiva, soprattutto per chi è abituato a funzionalità più avanzate su altre piattaforme.
Fonte: LesNumériques
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