Novità nel trasferimento eSIM tra iOS e Android
Un cambiamento nell’app SIM Manager di Google suggerisce che iOS 19 potrebbe introdurre una funzione per trasferire in modalità wireless una eSIM da un iPhone a un dispositivo Android. Questa scoperta proviene dall’ultima beta di Android 16 QPR1, che include nuove stringhe di codice che fanno riferimento a un’opzione “Transfer to Android”.
Dettagli del processo di trasferimento
Il codice indica: “Inserisci l’ID sessione e il codice di accesso. Sul tuo altro dispositivo, vai su Impostazioni > Generali > Trasferisci o inizializza iPhone > Trasferisci su Android > Altre opzioni”. Attualmente, non esiste un’opzione “Trasferisci su Android > Altre opzioni” nelle impostazioni di iOS. Se confermato, questo permetterebbe agli utenti di avviare manualmente il trasferimento di una eSIM scansionando un codice QR dal loro nuovo telefono Android e completando la configurazione con un ID sessione e un codice di accesso, probabilmente generati dall’iPhone stesso.
Confronto con il trasferimento eSIM tra dispositivi Android
Il processo sembra rispecchiare il modo in cui le eSIM vengono già trasferite tra dispositivi Android utilizzando il SIM Manager di Google. Tuttavia, in questo caso, le stringhe di codice menzionano specificamente un fallback in caso di connessione fallita se l’iPhone non è aggiornato a iOS 19 o versioni successive.
Implicazioni per il futuro
Sebbene Apple abbia reso i trasferimenti eSIM tra iPhone più semplici con iOS 16 grazie a eSIM Quick Transfer, il passaggio ad Android richiede ancora una chiamata al gestore e un nuovo codice di attivazione. Se questa nuova funzione si concretizzerà, potrebbe rappresentare un passo avanti significativo per rendere meno complicato il passaggio tra piattaforme diverse.
Indizi precedenti e speculazioni
All’inizio di quest’anno, 9to5Mac aveva scoperto prove in una beta di iOS 18.4 che suggerivano proprio questo tipo di funzionalità. All’epoca, il codice di sistema faceva riferimento a un nuovo framework chiamato TelephonyKit, che menzionava la migrazione dei piani cellulari tra piattaforme. Le stringhe includevano anche riferimenti a domini Google e menzioni dirette di “Android”, suggerendo che il lavoro per l’interoperabilità era già iniziato ben prima di questa ultima scoperta in Android 16.
Fonte: 9to5Mac
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