giovedì, 17 Luglio 2025
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iPhone 17 Pro: il nuovo sistema di raffreddamento a camera di vapore cambia tutto

Apple si prepara a rivoluzionare la gestione termica del suo smartphone più potente. Secondo informazioni emerse da fonti interne e pubblicate da Majin Bu, l’iPhone 17 Pro integrerà per la prima volta un sistema di raffreddamento a camera di vapore. Si tratta di una novità assoluta nella storia dell’iPhone e segna un cambiamento significativo nell’approccio termico del dispositivo, che punta a rispondere alle crescenti esigenze dei nuovi chip e delle funzioni AI on-device.

Cos’è una camera di vapore e come funziona

Diversamente dai classici fogli di grafite utilizzati finora, una vapor chamber è una struttura metallica sigillata contenente un fluido di lavoro. Quando l’interno del dispositivo si scalda, il liquido evapora nelle zone più calde, si sposta attraverso microcanali e condensa nelle zone più fredde, rilasciando calore. Questo ciclo continuo consente una distribuzione del calore molto più efficiente e omogenea.

Il risultato? Temperature più stabili, riduzione del thermal throttling e una superficie del dispositivo meno calda anche sotto carichi pesanti come gaming, rendering video o l’uso prolungato di intelligenza artificiale.

Un design complesso per un chip potente

Le immagini preassemblate trapelate mostrano una piastra termica in rame con microcanali complessi e un’ampia area di copertura. L’obiettivo è raffreddare non solo il chip A19 Pro, ma anche i moduli adiacenti, estendendo la dissipazione termica a tutta la scheda logica e persino alla zona della fotocamera.

È interessante notare infatti che una porzione della camera si estende anche sull’area del modulo fotografico. Non si tratta di un punto tipicamente caldo, ma probabilmente Apple vuole sfruttare il telaio posteriore in metallo come elemento dissipante passivo aggiuntivo.

L’alluminio torna protagonista?

Per integrare più efficacemente la camera di vapore, Apple potrebbe adottare nuovamente un telaio in alluminio, più leggero e termicamente più efficiente del titanio. Questo cambio di materiali avrebbe senso in ottica di dissipazione: un telaio in alluminio assorbe e rilascia meglio il calore generato internamente, collaborando attivamente con la camera di vapore.

Una soluzione esclusiva per i modelli Pro

Secondo le fonti, il sistema sarà esclusivo dell’iPhone 17 Pro e Pro Max. I modelli standard continueranno a utilizzare tecnologie più tradizionali come grafite e scudi passivi. La scelta è coerente con la maggiore complessità hardware e le richieste energetiche dei modelli top di gamma.

Lo scopo principale della camera di vapore non è solo contenere la temperatura, ma garantire performance sostenute, specialmente con carichi complessi come modelli AI generativi eseguiti in locale.

Le incognite da risolvere

Nonostante il salto tecnologico, non mancano le criticità. Secondo fonti interne citate da Majin Bu, Apple starebbe ancora affrontando problemi termici importanti. Una delle soluzioni in fase di test è l’introduzione di piastre termiche a copertura uniforme, mai viste prima su un iPhone. Si tratta di un chiaro segnale che l’attuale architettura non è ancora definitiva.

C’è anche il rischio che, se il calore viene distribuito troppo estensivamente senza un’adeguata evacuazione verso l’esterno, si possa ottenere l’effetto opposto: più calore superficiale e potenziali problemi ergonomici o di performance.

Considerazione finale

Dal nostro punto di vista, il nuovo sistema a camera di vapore dell’iPhone 17 Pro rappresenta una delle innovazioni più sottovalutate del prossimo ciclo Apple. In un contesto in cui le potenze di calcolo aumentano e l’intelligenza artificiale diventa sempre più centrale, la gestione termica diventa un elemento chiave dell’esperienza d’uso, non solo un dettaglio tecnico.

Da parte nostra riteniamo che Apple stia finalmente affrontando un nodo che per anni è stato ignorato: la necessità di mantenere alte prestazioni senza sacrificare la stabilità o il comfort. Il futuro degli smartphone non sarà solo questione di potenza, ma anche di equilibrio tra hardware, software e termica. E la camera di vapore potrebbe essere il primo passo verso un nuovo standard.

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Salvatore Macrì
Salvatore Macrìhttps://it.linkedin.com/in/salmacri
Amante della tecnologia, della buona musica e della SEO, scrivo articoli per passione e per delucidare delle tematiche legate alla vita quotidiana per rendere questo mondo meno complicato. Sensibile ai temi ambientali e strenue sostenitore di una "green revolution" che nasca dal basso.
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