Le piante e il loro ruolo nel ciclo del carbonio
Le piante svolgono un ruolo cruciale nel ciclo del carbonio, assorbendo il diossido di carbonio (CO₂) durante la fotosintesi, un processo essenziale che aiuta a limitare la concentrazione di gas serra. Durante questo processo, rilasciano anche ossigeno e vapore acqueo, contribuendo alla regolazione del clima.
Impatto del riscaldamento globale sulle piante
Con l’aumento delle temperature, il ruolo delle piante potrebbe essere compromesso. Le piante tendono a perdere più acqua attraverso la loro cuticola, una struttura che non può chiudersi, riducendo così la loro capacità di assorbire CO₂ e limitando la fotosintesi. Questo fenomeno potrebbe trasformare le piante in fonti di carbonio, aggravando ulteriormente il riscaldamento globale.
La cuticola delle piante: una barriera cruciale
La cuticola è una barriera cerosa che ricopre le foglie, giocando un ruolo fondamentale nella regolazione della perdita d’acqua. Sebbene si pensasse che i pori delle foglie fossero la principale fonte di perdita d’acqua, studi recenti suggeriscono che la cuticola potrebbe avere un impatto maggiore. Questa scoperta mette in discussione le ipotesi precedenti sul funzionamento delle piante.
Resistenza delle piante alle alte temperature
Le piante hanno una tolleranza limitata al calore. Una ricerca condotta su 200 specie a Vancouver ha dimostrato che la fotosintesi inizia a degradarsi tra i 40 e i 51 °C. Oltre i 60 °C, le proteine cellulari si decompongono, portando alla morte delle piante. Sebbene alcune specie, come quelle dei deserti o delle regioni tropicali, siano più resistenti, la maggior parte delle piante non è adattata a temperature estreme.
Flusso d’acqua fogliare e disponibilità idrica
Quando l’acqua è disponibile e la fotosintesi è attiva, gli stomati si aprono per consentire gli scambi gassosi, e la conduttanza totale (gtw) è il risultato della somma tra la conduttanza stomatica (gsw) e quella cuticolare (gcw). In condizioni di scarsa disponibilità d’acqua o di ridotta attività fotosintetica, gli stomati si chiudono per limitare le perdite, e la conduttanza minima (gmin) corrisponde alla somma di gcw e di una minima contribuzione stomatica (gsw,min).
Possibili conseguenze future
Se le temperature continueranno a salire, le piante potrebbero diventare emettitori netti di carbonio. Questo cambiamento di ruolo avrebbe conseguenze drammatiche sul clima, accelerando il riscaldamento globale invece di rallentarlo. Gli scienziati stimano che un punto di svolta potrebbe essere raggiunto intorno ai 30 °C, quando le piante rilascerebbero più CO₂ di quanto ne assorbano.
Fonte: Techno Science
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