mercoledì, 21 Maggio 2025
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Leone XIV: il primo papa americano nato a Chicago. Chi è il successore di Francesco?

Oggi 8 maggio 2025 è stato eletto il nuovo papa della Chiesa cattolica romana. A raccogliere il testimone da papa Francesco è Robert Francis Prevost, religioso agostiniano, già prefetto del Dicastero per i Vescovi. Il suo nome da pontefice sarà Leone XIV: un richiamo che rompe un silenzio secolare, visto che l’ultimo papa a portare questo nome fu Leone XIII, salito al soglio nel 1878.

Ma chi è davvero Leone XIV? Perché questa figura, apparentemente discreta ma influente, è stata scelta per guidare la Chiesa nel pieno del XXI secolo, tra IA, crisi spirituali e tensioni geopolitiche?

Origini e formazione: dalle periferie di Chicago alla teologia romana

Robert Francis Prevost nasce il 14 settembre 1955 a Chicago, da padre francese e madre italiana. Si forma in ambienti cattolici statunitensi, diplomandosi presso il seminario minore dell’Ordine di Sant’Agostino e laureandosi in matematica alla Villanova University.

Il suo percorso vocazionale si afferma presto: entra tra gli agostiniani nel 1977, professa i voti solenni nel 1981 e l’anno successivo viene ordinato sacerdote a Roma. A seguire ottiene una licenza in diritto canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, e inizia una missione fondamentale che plasmerà tutta la sua visione pastorale: quella in Perù.

Un decennio tra le periferie: il “vescovo missionario” del Perù

Tra il 1985 e il 1998 Prevost lavora nel nord del Perù, dapprima come chancelier ecclesiastico a Chulucanas, poi come formatore e docente di diritto canonico a Trujillo, dove dirige il seminario agostiniano. Vive e lavora tra i più poveri, promuove l’educazione e il dialogo, gestisce una quasi-parrocchia urbana, e si afferma come figura di riferimento ecclesiale nella regione.

Nel 2014 viene nominato vescovo di Chiclayo da papa Francesco e riceve la consacrazione episcopale il 12 dicembre. Qui rimarrà fino al 2023, mantenendo un approccio pastorale sobrio ma profondo, fortemente legato alla realtà latinoamericana.

Da agostiniano a cardinale: l’ascesa curiale

Parallelamente alla sua missione sul campo, Prevost scala anche i ranghi dell’Ordine agostiniano. Ne diventa priore generale nel 2001, a Roma, ruolo che ricoprirà per 12 anni in totale. Il suo stile di leadership, un mix di discrezione, rigore dottrinale e apertura pastorale, lo rende un interlocutore privilegiato in Vaticano.

Nel gennaio 2023, papa Francesco lo nomina Prefetto del Dicastero per i Vescovi, affidandogli un ruolo chiave: supervisionare la nomina dei nuovi vescovi nel mondo. Il 30 settembre 2023 viene creato cardinale di Santa Monica e, nel 2025, promosso cardinale-vescovo di Albano. Era chiaro che la sua figura stava entrando nel cerchio ristretto dei candidabili al papato.

Leone XIV: un nome, una visione

Il nome scelto da Prevost non è casuale. Con Leone XIV richiama un’eredità forte: quella dei papi Leone, in particolare Leone XIII, il papa del Rerum Novarum, dei diritti dei lavoratori e dell’apertura alla modernità. È possibile leggere in questa scelta una volontà di riforma sociale e dottrinale, ma con radici fortemente tradizionali e comunitarie.

Non a caso, la sua formazione agostiniana lo rende attento al discernimento interiore, alla dimensione comunitaria della fede e all’equilibrio tra ragione e spiritualità — tratti che oggi appaiono quanto mai urgenti per una Chiesa che deve navigare in un mondo iper-connesso e frammentato.

Le sfide del nuovo pontificato

Leone XIV sale al soglio petrino in un’epoca densa di tensioni. La Chiesa affronta:

  • Lo scandalo degli abusi e le sue conseguenze sistemiche
  • Il declino della pratica religiosa in Europa e Nord America
  • L’espansione in Africa e Asia, con bisogni e teologie diverse
  • La sfida dell’intelligenza artificiale e dell’etica digitale
  • I rapporti difficili con la Cina, il Medio Oriente, e i cattolici in diaspora

Come papa Francesco, anche Leone XIV è figlio del Concilio Vaticano II, ma potrebbe rappresentare una fase di consolidamento e discernimento, più che di scossoni. Il suo passato da formatore, giudice ecclesiastico e missionario lo rende adatto a tessere relazioni e mediazioni complesse, anche sul fronte ecumenico e interreligioso.

Il primo papa agostiniano del XXI secolo

Leone XIV è il primo papa agostiniano dell’era moderna e il primo americano del Nord a guidare la Chiesa cattolica. La sua elezione rappresenta sia una svolta simbolica che una dichiarazione d’intenti: la fede radicata nella storia può ancora offrire parole nuove al mondo contemporaneo.

Resta da vedere come questo pontefice navigherà tra i grandi dossier aperti — sinodalità, digitalizzazione, secolarizzazione — ma una cosa è certa: il successore di Pietro oggi parla con accento di periferia, ma guarda a Roma con occhi esperti, formati nella spiritualità dell’umiltà e del servizio.

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Salvatore Macrì
Salvatore Macrìhttps://it.linkedin.com/in/salmacri
Amante della tecnologia, della buona musica e della SEO, scrivo articoli per passione e per delucidare delle tematiche legate alla vita quotidiana per rendere questo mondo meno complicato. Sensibile ai temi ambientali e strenue sostenitore di una "green revolution" che nasca dal basso.
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