lunedì, 7 Aprile 2025
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Lo sviluppo privato di Android da parte di Google entra in vigore, con una porta lasciata aperta

Google sposta lo sviluppo di Android a porte chiuse

Questa settimana è stato rivelato che Google ha deciso di spostare lo sviluppo di Android completamente dietro porte chiuse, una mossa che sembra essere già in atto. Tuttavia, l’azienda non esclude completamente altre parti dal progetto AOSP. Per anni, Google ha sviluppato parti di Android in modo aperto come parte dell’Android Open Source Project. Ora, è stato confermato che le parti rimanenti della piattaforma, precedentemente sviluppate in pubblico, saranno trasferite all’interno di Google.

Google ha annunciato che lo sviluppo di Android OS avverrà interamente a porte chiuse. Questo cambiamento mira a semplificare lo sviluppo di Android e, nel complesso, dovrebbe portare benefici alla piattaforma. Sul sito Android Source, Google ha comunicato che il manifesto “aosp-main” non sarà più utilizzato per “costruire e contribuire ad AOSP”, spostandosi invece su “android-latest-release” in linea con l’adeguamento aziendale. Inoltre, Google ha informato gli sviluppatori che “aosp-main” sarà bloccato e impostato come sola lettura, invitandoli a sincronizzare le loro modifiche con “latest-release”, attualmente Android 15 QPR2.

Google afferma:

A partire dal 27 marzo 2025, il ramo di rilascio più recente sarà sempre referenziato dal nuovo manifesto android-latest-release, utilizzabile direttamente con Repo. Consigliamo agli sviluppatori di piattaforme di utilizzare android-latest-release invece di aosp-main per costruire e contribuire ad AOSP. Il manifesto android-latest-release è impostato sull’ultimo ramo di rilascio AOSP, android15-qpr2-release. Per ulteriori informazioni, vedere About android-latest-release.

Un aspetto degno di nota è che Google afferma che gli sviluppatori possono ancora “costruire e contribuire ad AOSP” dopo questo cambiamento, qualcosa che non era chiaramente evidente in precedenza. L’azienda ha anche confermato direttamente ad Android Authority che accoglie ancora contributi a AOSP da parte degli sviluppatori attraverso il suo solito sistema online Gerrit.

​Fonte: 9to5Google

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Ambra Ferrari
Ambra Ferrarihttps://sotutto.it
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