Indizi, ipotesi e il ritorno di un MacBook “da evento”
C’è qualcosa di strano nei tempi di consegna dei MacBook Pro. Alcune configurazioni personalizzate — quelle che di solito non richiedono molto tempo — stanno improvvisamente slittando di settimane. Per chi segue Apple da un po’, è il classico segnale che “qualcosa bolle in pentola”.
E quel qualcosa sembra essere il nuovo MacBook Pro con chip M5.
Negli ultimi anni Apple ha abituato a un ritmo serrato: nuovi chip, aggiornamenti ciclici, piccoli ma costanti miglioramenti di autonomia e prestazioni. Ma questa volta l’attesa ha un sapore diverso. Dopo il debutto dell’M4, più concentrato su iPad e sull’efficienza energetica, la linea Pro sembra pronta a un salto di generazione mirato a potenza, intelligenza artificiale e longevità.
Un nuovo ciclo per il MacBook Pro
Apple starebbe puntando a un approccio più “sfalsato” per i chip: prima i modelli base, poi le versioni Pro e Max. Una strategia che avrebbe senso, considerando l’enorme pipeline di prodotti in arrivo (nuovi iPad, aggiornamenti iMac e il possibile debutto dei Mac OLED nel 2026).
Il chip M5 dovrebbe portare due grandi miglioramenti:
- Un’architettura ottimizzata per l’AI on-device, con un Neural Engine potenziato.
- Un salto di efficienza che potrebbe estendere l’autonomia fino al 20% rispetto all’M4.
L’idea, insomma, non è rivoluzionare il design — che resterà fedele alle linee eleganti del 14″ e 16″ — ma rendere il portatile ancora più longevo, stabile e “silenziosamente” potente.
Il vero segnale: il momento
Apple tende a lasciare piccoli indizi prima di un annuncio. Quando i tempi di spedizione slittano e le scorte si assottigliano, significa che una transizione è vicina. E non è un caso che ciò avvenga in pieno autunno, periodo tipicamente caldo per i Mac.
Alcune voci interne parlano di un lancio discreto, magari tramite comunicato stampa, piuttosto che un grande evento. È una mossa sempre più comune: Apple non ha bisogno di palcoscenici per modelli di aggiornamento “evolutivo”. Ma non è da escludere che il nuovo MacBook Pro M5 faccia un’apparizione di rilievo insieme a nuovi prodotti legati all’ecosistema — magari un display esterno aggiornato o un nuovo Mac mini.
Cosa aspettarsi
Se la roadmap resta coerente, ecco come potrebbe delinearsi il 2025-2026 dei MacBook Pro:
| Periodo | Possibile novità | Target |
|---|---|---|
| Ottobre 2025 | MacBook Pro 14″ con chip M5 | utenti pro “leggeri” e creatori |
| Primavera 2026 | MacBook Pro 14″/16″ con M5 Pro e M5 Max | professionisti e power user |
| Fine 2026 | Prime varianti OLED con M6 | rinnovamento totale della linea |
Questo ciclo permetterebbe ad Apple di non saturare il mercato e dare più respiro alle linee di produzione — soprattutto ora che parte della catena è stata spostata fuori dalla Cina.
Opinione personale
Apple non ha bisogno di inventare un nuovo linguaggio ogni anno. A volte basta consolidare.
Se l’M5 porterà davvero quel bilanciamento tra potenza e autonomia che molti chiedono, il MacBook Pro 2025 potrebbe diventare il punto d’ingresso ideale per chi lavora in mobilità.
Da utente di lunga data, spero solo che Apple non si limiti al chip: vorrei vedere un passo avanti anche nella gestione termica e nel software pro, troppo spesso sacrificato alla semplicità.
E poi sì, un tocco di colore in più nei MacBook non guasterebbe affatto.
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