La novità di Spotlight in macOS Tahoe
La novità di Spotlight in macOS Tahoe si impone come una delle mie preferite tra gli annunci della WWDC25. Potrebbe essere una delle miglioramenti più attese su tutte le piattaforme di Apple quest’anno. Tuttavia, non prevedo di abbandonare il mio attuale gestore di appunti, e vi spiego il perché.
Spotlight, una soluzione semplice e accessibile
Va detto che la versione di Spotlight è molto più semplice, come dovrebbe essere. Offrire una funzionalità così complessa fin dall’inizio potrebbe scoraggiare alcuni utenti che, col tempo, potrebbero adottare flussi di lavoro più avanzati ed eventualmente esplorare strumenti potenti come Keyboard Maestro. Sì, il nuovo gestore di appunti di Spotlight rappresenta un passo avanti significativo per gli utenti che scoprono questo aspetto, e probabilmente lo adotteranno più rapidamente di quanto pensino.
Una storia limitata
Siamo ancora alla prima beta per sviluppatori, ma per ora, la cronologia degli appunti di Apple risale solo a otto ore. In confronto, il mio attuale gestore di appunti, il Clipboard History Switcher di Keyboard Maestro, conserva una cronologia di ricerca che arriva fino a centinaia di clip. Mi è già capitato di poter ritrovare facilmente elementi copiati diversi giorni prima. Questo mi ha spesso permesso di evitare di rifare del lavoro, riscrivere testi o cercare link, immagini e file persi.
Un’opportunità per esplorare alternative
Per i curiosi, lo sviluppo di macOS Tahoe offre un’opportunità per esplorare molte interessanti alternative di terze parti. Quando copio qualcosa, so che sarà lì per tutto il tempo necessario, anche per gli elementi copiati sul mio iPhone grazie al Presse-papiers universel di Apple.
Fonte: AppSystem
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