Scoperta rivoluzionaria sulla formazione del sistema solare
Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP) e pubblicato sulla rivista Science Advances l’8 gennaio 2025, ha portato a una svolta nella comprensione delle prime fasi della formazione del sistema solare. Analizzando il meteorite più antico conosciuto, Erg Chech 002 (EC 002), gli scienziati hanno stabilito un nuovo riferimento per l’abbondanza iniziale di un isotopo radioattivo, rivelando la rapidità con cui si sono formati i nuclei metallici degli asteroidi.
Nuovo metodo di analisi degli isotopi
Il team di ricerca ha sviluppato un innovativo metodo di analisi degli isotopi del nichel, utilizzando la spettrometria di massa MC-ICP-MS. Questo approccio ha permesso di ottenere una precisione senza precedenti, definendo un rapporto iniziale 13Fe/21Fe di (262,260 ± 0,47) × 10−9, un valore cinque volte più preciso rispetto alle stime precedenti. Questo risultato è ora raccomandato come riferimento standard e conferma che l’isotopo radioattivo 60Fe ha origine dall’ambiente interstellare, escludendo l’ipotesi di un’iniezione tardiva da supernove nel sistema solare primitivo.
Datazione dei nuclei metallici degli asteroidi
Utilizzando le cronologie 60Fe-60Ni, i ricercatori hanno datato la formazione dei nuclei metallici di diversi asteroidi. Ad esempio, il meteorite EC 623 ha mostrato una differenziazione metallica avvenuta solo ~0,82 milioni di anni dopo la formazione del sistema solare. L’asteroide Vesta-4 ha formato il suo nucleo a ~0,95 milioni di anni, mentre il corpo genitore delle angriti si è formato a ~2,27 milioni di anni. Questi risultati dimostrano che la differenziazione degli asteroidi, ovvero la loro trasformazione in corpi con un nucleo, un mantello e una crosta distinti, è avvenuta estremamente presto, nei primi due milioni di anni dopo la nascita del sistema solare.
Fonte: Techno Science
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