martedì, 25 Febbraio 2025
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Quanto ha speso Apple per revocare il divieto dell’iPhone 16 in Indonesia

L’interdizione sull’iPhone 16 sarà presto revocata in Indonesia

Dopo mesi di negoziati poco fruttuosi, Apple e l’Indonesia hanno finalmente trovato un accordo. Il conflitto risale a ottobre scorso, quando il governo indonesiano ha rifiutato di concedere le autorizzazioni necessarie per la commercializzazione della nuova gamma di iPhone. Il governo riteneva che Apple non rispettasse le esigenze di produzione locale, un requisito fondamentale per il paese che mira a rafforzare la propria industria tecnologica. Dopo settimane di trattative, l’accordo è stato raggiunto e dovrebbe essere ufficializzato questa settimana tramite un protocollo d’intesa firmato da entrambe le parti. Il ministero dell’Industria si è impegnato a rilasciare i permessi il prima possibile, aprendo così la strada al ritorno degli iPhone 16, ma anche in tempo per l’iPhone 16e, negli Apple Store indonesiani.

1 miliardo di dollari e un impegno nella formazione locale

Per convincere Jakarta, Cupertino ha dovuto rivedere la sua offerta al rialzo. Le proposte iniziali di investimenti di 10 milioni e poi 100 milioni di dollari erano state rapidamente respinte, poiché giudicate insufficienti. Alla fine, l’azienda californiana ha accettato di investire 1 miliardo di dollari nel paese. Inoltre, ha promesso di sostenere lo sviluppo dei talenti locali attraverso programmi di formazione in ricerca e sviluppo, per aiutare gli ingegneri indonesiani a progettare i propri software e prodotti. Una parte dei fondi sarà destinata anche alle Apple Developer Academies per insegnare competenze tecnologiche come la programmazione ai giovani indonesiani.

Una vittoria per l’Indonesia, un mercato chiave per Apple

Questo accordo rappresenta un successo per il presidente indonesiano Prabowo Subianto, che ha spinto per ottenere un impegno più forte da parte di Apple, rafforzando così la sua ambizione di trasformare l’Indonesia in un hub tecnologico, e non solo in un semplice mercato di consumo. Per Apple, l’accordo consente di riconquistare l’accesso a un mercato cruciale di 278 milioni di persone, di cui più della metà ha meno di 44 anni e un crescente interesse per la tecnologia. Sebbene Cupertino non faccia ancora parte delle prime 5 marche di smartphone in Indonesia, questa apertura potrebbe aprire la strada a un’espansione strategica, soprattutto in un contesto in cui le vendite in Cina stanno rallentando.

Ma l’accordo non si limita agli investimenti. Prevede anche l’installazione di due impianti di produzione, il primo sull’isola di Batam dedicato alla produzione di AirTags e gestito dal fornitore Luxshare Precision Industry, che potrebbe rappresentare a termine il 20% della produzione mondiale di AirTags. A questo si aggiunge un sito a Bandung, vicino a Jakarta, specializzato nella produzione di altri accessori Apple.

 Fonte: Mac4ever

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Julie Maddaloni
Julie Maddaloni
Ciao! Sono una blogger appassionata di tecnologia e delle news dei mondi Apple e Android. Amo scoprire le ultime novità del settore e condividere storie e consigli utili con chi, come me, è sempre alla ricerca delle ultime novità. Quando non sono immersa tra recensioni e aggiornamenti tech, mi rilasso con una buona pizza e una maratona di serie TV! 🍕📱💙
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