sabato, 22 Febbraio 2025
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Quanto vale il mercato dell’IA in Italia: il report del PoliMi in italiano

Nel 2024 il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia ha raggiunto un nuovo record, toccando quota 1,2 miliardi di euro con una crescita del +58% rispetto al 2023. A dirlo è una ricerca dell’Osservatorio artificial intelligence del Politecnico di Milano, uno dei filoni di ricerca della Polimi School of Management.. Aspetti principali. A trainare lo sviluppo sono soprattutto le sperimentazioni che utilizzano anche la generative AI, che rappresentano il 43% del valore, mentre il restante 57% è costituito in prevalenza da soluzioni di Artificial Intelligence tradizionale.. Guardando la spesa media per azienda, i settori più attivi sono telco&media e insurance, seguiti da energy, resource&utility e banking&finance, ma si segnala anche una forte accelerazione del Gdo&Retail.. La pubblica amministrazione pesa oggi il 6% del mercato, con un tasso di crescita superiore al 100%.. LEGGI ANCHE: I ceo italiani sono ottimisti sull’avvento dell’IA. Ma temono per la sostenibilità economica. Il confronto Italia-Europa. Secondo i dati del Polimi, le imprese italiane si stanno approcciando all’IA più lentamente rispetto ad altri Paesi europei (sono stati analizzati Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Regno Unito e Spagna). L’81% delle grandi imprese ha almeno valutato un progetto, contro una media europea dell’89%; il 59% ha già un progetto attivo, contro una media europea del 69%, ultimo posto tra i Paesi analizzati.. Il 65% delle grandi aziende attive nell’intelligenza artificiale sta sperimentando anche nel campo della generative AI, soprattutto per sistemi conversazionali a supporto degli operatori interni. In relazione agli aspetti etici e alla compliance delle iniziative di AI (in riferimento all’AI Act in particolare), il percorso è ancora lungo: solo il 28% delle grandi realtà attive in progetti IA ha adottato delle misure concrete e il 52% dichiara di non aver compreso a pieno il quadro normativo.. L’Italia è ai primi posti nell’utilizzo di strumenti di GenAI pronti all’uso: il 53% delle grandi aziende ha acquistato licenze di strumenti di GenAI (principalmente ChatGPT o Microsoft Copilot), più di Francia, Germania e Regno Unito. E il 39% delle grandi imprese che utilizzano questi strumenti ha riscontrato un effettivo aumento della produttività (un ulteriore 48% però non ha ancora valutato in modo quantitativo gli impatti). Le grandi aziende italiane si mostrano consapevoli dei rischi di un utilizzo non governato: in più di 4 su 10 ci sono linee guida e regole per l’utilizzo e nel 17% dei casi è stato vietato l’uso di tool non approvati, per evitare logiche di Shadow AI.. L’IA e le pmi. L’adozione dell’IA nelle poi rimane significativamente inferiore rispetto alle grandi imprese. Nonostante il 58% delle pmi manifesti interesse per il tema, alimentato dall’attenzione mediatica e dalla disponibilità di strumenti accessibili e low-cost, solo il 7% delle piccole imprese e il 15% delle medie ha a 

Fonte: Forbes.it

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Julie Maddaloni
Julie Maddaloni
Ciao! Sono una blogger appassionata di tecnologia e delle news dei mondi Apple e Android. Amo scoprire le ultime novità del settore e condividere storie e consigli utili con chi, come me, è sempre alla ricerca delle ultime novità. Quando non sono immersa tra recensioni e aggiornamenti tech, mi rilasso con una buona pizza e una maratona di serie TV! 🍕📱💙
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