Circa 2 milioni di anni fa, in Sudafrica, una specie umana preistorica, il Paranthropus robustus, condivideva il suo habitat con l’Homo ergaster, un antenato diretto dell’uomo moderno. Una recente scoperta nella grotta di Swartkrans offre nuove informazioni su questa specie ancora poco conosciuta.
Scoperta nella grotta di Swartkrans
I fossili di Paranthropus robustus, abbondanti a Swartkrans, rivelano una specie capace di sopravvivere grazie a una dieta varia, che includeva alimenti difficili da masticare. Le differenze di dimensioni tra i crani suggeriscono una società poligina, dove un maschio dominante si accoppiava con più femmine.
Nuove scoperte sui fossili
Un team internazionale ha recentemente scoperto un insieme di fossili articolati appartenenti a un giovane adulto di Paranthropus robustus. Questa scoperta conferma che la specie camminava abitualmente in posizione eretta ed era di piccola statura, circa un metro di altezza per 27 kg.
Vulnerabilità e sopravvivenza
Questa piccola statura rendeva il Paranthropus robustus vulnerabile ai predatori, come dimostrano i segni di denti sui fossili. Tuttavia, la specie è sopravvissuta per oltre un milione di anni, utilizzando strumenti in pietra e osso, suggerendo una certa intelligenza e capacità di adattamento. Resta però la domanda su chi abbia effettivamente creato questi strumenti.
Analisi e ricerche future
Le ricerche in corso, che includono analisi tramite scanner CT, promettono di rivelare ulteriori dettagli sulle abitudini di crescita e locomozione del Paranthropus robustus. Questi studi potrebbero anche chiarire le capacità cognitive e fisiche di questa specie, nonché il suo ruolo nell’uso degli strumenti preistorici.
Il ruolo degli strumenti preistorici
Gli strumenti in pietra e osso trovati a Swartkrans suggeriscono che il Paranthropus robustus avesse capacità cognitive e fisiche avanzate. Questi strumenti erano probabilmente utilizzati per varie attività, come il taglio della carne o la ricerca di cibo, indicando un adattamento al loro ambiente.
La presenza di questi strumenti accanto ai fossili di Paranthropus robustus solleva la questione del loro creatore. Erano fabbricati da questa specie, dall’Homo ergaster, o da entrambi? Questa domanda rimane aperta, ma sottolinea l’importanza degli strumenti nello studio dei comportamenti e delle capacità delle specie antiche.
Le analisi future, in particolare gli studi sui segni di usura sugli strumenti, potrebbero fornire ulteriori indizi sulla loro utilizzazione e fabbricazione. Queste informazioni sono cruciali per ricostruire lo stile di vita delle specie preistoriche e comprendere il loro posto nell’evoluzione umana.
Fonte: Techno Science
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