Samsung sta preparando l’adozione di una nuova tecnologia per batterie, chiamata “SUS CAN”, basata sull’uso dell’acciaio inossidabile per aumentare densità energetica e sicurezza. Secondo noi, è una mossa necessaria per restare competitiva, anche se molti utenti speravano in qualcosa di più rivoluzionario come il silicio-carbonio.
Che cos’è la tecnologia SUS CAN?
La tecnologia SUS CAN sfrutta componenti in acciaio inossidabile per realizzare batterie più compatte, più dense e meno soggette a rigonfiamenti nel tempo. Questo tipo di batteria:
- migliora la densità energetica (più autonomia nello stesso spazio),
- consente tempi di ricarica più rapidi,
- riduce il rischio di gonfiamenti, un problema che ha colpito vari modelli Galaxy in passato,
- è già presente su iPhone 16 Pro Max, ma mai usata finora da Samsung.
Perché non il silicio-carbonio?
Negli ultimi anni, molte aziende (come OnePlus e Oppo) hanno abbracciato il silicio-carbonio, che ha permesso batterie da oltre 6.000 mAh su dispositivi ultrasottili.
Samsung, però, è rimasta indietro su questo fronte. Secondo il report pubblicato da The Elec, il colosso sudcoreano ha scelto una strada più conservativa, puntando prima su SUS CAN, forse come step intermedio prima del passaggio a tecnologie più avanzate.
Quando arriverà sui dispositivi Galaxy?
Non è ancora chiaro quale modello Galaxy sarà il primo a ricevere la batteria SUS CAN, ma la speranza è che venga introdotta già con:
- Galaxy Z Fold 7 o Z Flip 7, dove la compattezza è cruciale,
- o con Galaxy S26 Ultra, che potrebbe fare da vetrina alle nuove tecnologie.
Da parte nostra, riteniamo che Samsung stia cercando di colmare un ritardo strategico, soprattutto ora che i suoi foldable vengono criticati per la batteria sottodimensionata rispetto alla concorrenza.
SUS CAN vs Silicio-Carbonio: quale tecnologia di batteria è davvero più innovativa?
Caratteristica | SUS CAN (Samsung) | Silicio-Carbonio (OnePlus, Oppo, Xiaomi) |
---|---|---|
Composizione principale | Struttura rinforzata in acciaio inox | Anodo potenziato con nanoparticelle di silicio-carbonio |
Obiettivo tecnico | Aumentare stabilità e durata fisica della batteria | Aumentare capacità energetica per volume |
Densità energetica | +10~15% rispetto al litio tradizionale | +20~30%, a parità di volume (batterie più capienti) |
Resistenza a rigonfiamento | Alta (grazie alla struttura rigida) | Media (richiede ottima gestione termica) |
Velocità di ricarica | Migliorata, ma non estrema | Molto rapida (fino a 100W in modelli top) |
Ciclo di vita (ricariche) | Lungo (oltre 1.000 cicli stimati) | Buono, ma può degradare prima con ricariche aggressive |
Stato attuale dell’adozione | In arrivo su Galaxy high-end e foldable (2025–2026) | Già presente su OnePlus 12T, Oppo Find N5, Xiaomi 14 Ultra |
Benefici principali | Più sicurezza, durabilità e controllo termico | Più autonomia e rapidità in uno spazio compatto |
Rischi/Punti critici | Non rivoluziona l’autonomia | Più soggetta a stress termico e degrado veloce |
Considerazioni
Da parte nostra, riteniamo che:
- SUS CAN sia una scelta conservativa ma strategica da parte di Samsung, pensata per garantire maggiore affidabilità e sicurezza soprattutto su dispositivi premium e pieghevoli, dove ogni millimetro conta e le batterie tendono a surriscaldarsi più facilmente.
- Il silicio-carbonio è la scelta per chi punta a performance estreme, e ha già dimostrato di essere efficace nel portare batterie da 5.500–6.200 mAh in scocche molto compatte, con ricariche rapidissime. Ma il compromesso può essere una durata minore nel lungo periodo.
Conclusione: a chi conviene cosa?
- SUS CAN: ideale per chi vuole uno smartphone più duraturo e stabile nel tempo, con una batteria che non gonfia, non scalda, e resiste a cicli prolungati.
- Silicio-Carbonio: perfetto per chi vuole massima autonomia e ricariche lampo, anche a costo di dover sostituire la batteria prima o monitorare meglio l’usura.
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