Nel cuore della grotta più lunga del mondo, i ricercatori hanno scoperto i resti fossili di uno squalo risalente a 340 milioni di anni fa. Questo piccolo predatore, chiamato Clavusodens mcginnisi, affascina per le sue dimensioni ridotte e i denti a forma di chiodo, testimoni di un ecosistema marino ormai scomparso.
Un squalo dai denti insoliti
Il Clavusodens mcginnisi misurava tra gli 8 e i 10 centimetri, guadagnandosi il soprannome di “squalo-tamia”. I suoi denti posteriori, piatti e allungati, ricordavano chiodi arrugginiti, mentre quelli anteriori erano più affilati. Questa dentatura suggerisce una dieta composta da crostacei, vermi e piccoli brachiopodi, che probabilmente schiacciava.
Questo piccolo squalo apparteneva al gruppo degli obruchevodidi, pesci cartilaginei specializzati nella vita di barriera. Questi animali erano tra i più specializzati della loro epoca. La loro piccola taglia permetteva loro di sfuggire ai predatori sfruttando nicchie ecologiche inaccessibili a specie più grandi. La loro morfologia unica, in particolare i denti a forma di chiodo, indica che erano perfettamente adattati per frantumare prede con gusci duri, come i crostacei.
Scoperta nella grotta di Mammoth Cave
Questa scoperta, pubblicata nel Journal of Paleontology, fa parte di un progetto più ampio volto a catalogare i fossili della grotta “Mammoth Cave”, nel Kentucky. Gli scienziati esplorano strati geologici risalenti al Carbonifero, un periodo in cui la regione era coperta da un oceano caldo e popolata da creature marine varie.
I ricercatori ritengono che il Clavusodens mcginnisi si evolvesse in ambienti di barriera popolati da crinoidi e altri invertebrati marini. Questi habitat, ricchi di risorse, offrivano un ecosistema complesso e diversificato, ideale per la sopravvivenza di specie specializzate come il Clavusodens mcginnisi.
Rappresentazione di un maschio e di una femmina di Clavusodens (10 centimetri di lunghezza) che cacciano crostacei primitivi sul fondale marino che copriva gran parte del centro del Kentucky nel Mississippiano medio, 340 milioni di anni fa. Illustrazione: NPS / Benji Paysnoe.
Fonte: Techno Science
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