Il monte Spurr in Alaska, che si eleva a circa 3.370 metri o 11.070 piedi sopra il livello del mare, potrebbe essere sul punto di eruttare. Il numero di piccoli terremoti recenti nell’area è ora nell’ordine delle migliaia. Il sismologo dei vulcani Matthew Haney, dell’Alaska Volcano Observatory di Anchorage, ha dichiarato a Julia Jacobo di ABC News che le probabilità di un’eruzione sono attualmente del 50%. Questo dopo un notevole aumento dell’attività negli ultimi 10 mesi.
Poiché il vulcano si trova a soli 130 chilometri o 80 miglia a ovest di Anchorage, una città con una popolazione di 286.075 abitanti, c’è un reale rischio per la vita. La città potrebbe essere avvolta in una nube di polvere se si verificasse un’eruzione, come è accaduto in passato. Il video qui sotto mostra le conseguenze di un’eruzione del 1953 dallo stesso vulcano, che ha lanciato una nube di cenere a oltre 10.000 metri sopra il livello del mare. Ci sono immagini di persone che puliscono la cenere dai loro veicoli e un titolo del Anchorage Daily News che recita “City ‘Digging Out'”. Non ci furono morti associate a quell’eruzione.
Un recente avviso vulcanico del United States Geological Survey (USGS) spiega: “L’agitazione continua al monte Spurr, con numerosi piccoli terremoti vulcanici superficiali rilevati sotto il vulcano”. “I terremoti sono stati localizzati sotto il lato nord del cratere del monte Spurr nell’ultimo giorno”. L’immagine qui sotto mostra l’aumento costante dei terremoti nella regione e la loro distanza dal vulcano.
L’ultima eruzione del monte Spurr fu in realtà composta da tre eruzioni, avvenute nel corso di diversi mesi nel 1992. L’aeroporto di Anchorage fu costretto a chiudere per 20 ore a causa della nube di polvere e cenere che avvolse la città. Ci fu un solo decesso segnalato, causato da un attacco di cuore innescato dalla rimozione della cenere, oltre a un paio di milioni di dollari di danni. Allora, come ora, ci furono diversi mesi di attività crescente.
Oltre ai piccoli terremoti, gli scienziati hanno notato che il vulcano si è gonfiato di circa 6,4 centimetri (2,5 pollici), secondo Haney, un altro segnale che qualcosa si sta accumulando sotto la superficie, pronto a esplodere. Tuttavia, non è ancora il momento di prendere misure di emergenza. Simili rumori dal monte Spurr furono registrati nel 2004 e nel 2012, ma non furono seguiti da eruzioni, e questo potrebbe essere un altro scenario simile.
Inoltre, gli esperti dell’USGS affermano che ci si aspetterebbe più attività sismica di quella vista finora prima di un’eruzione, inclusa quella intorno ai fumaroli o alle bocche nella roccia. Si spera che venga dato un ampio preavviso se l’attività dovesse intensificarsi ulteriormente.
Fonte: Science Alert
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