Matteo Paz ha un futuro promettente nell’astronomia. A soli 18 anni, questo giovane statunitense ha vinto il primo premio di un concorso dopo aver scoperto 1,5 milioni di astri grazie ai dati di un vecchio telescopio e a un notevole talento nell’addestrare l’intelligenza artificiale.
Un premio prestigioso
Matteo Paz, un liceale di Pasadena, California, ha conquistato il primo premio di 250.000 dollari al Regeneron Science Talent Search 2025, il concorso di scienze e matematica più antico e prestigioso degli Stati Uniti per gli studenti delle scuole superiori. Ha sviluppato algoritmi che hanno permesso a un’intelligenza artificiale di scoprire 1,5 milioni di nuovi oggetti astronomici potenziali tra miliardi di dati.
Un inizio promettente
La storia di Matteo inizia con le conferenze di astronomia al Caltech, università californiana con 30 premi Nobel, a cui la madre lo portava quando era ancora alle elementari. Nel 2023, si iscrive a un programma di ricerca estivo di sei settimane presso il rinomato California Institute of Technology. Qui incontra il suo mentore, Davy Kirkpatrick, astronomo principale all’Infrared Processing and Analysis Center (iPAC), un’organizzazione della NASA situata nel campus.
Un incontro fortunato
“Sono stato così fortunato a incontrare Davy,” ricorda Paz. “Il primo giorno che gli ho parlato, gli ho spiegato che intendevo lavorare su un insieme di dati che mi avrebbero richiesto molto più di sei settimane, e lui non mi ha scoraggiato. Ha detto: ‘Ok, vediamo cosa si può fare.’ Mi ha fatto crescere come scienziato.”
Il telescopio spaziale NEOWISE
NEOWISE, in realtà WISE, è un telescopio spaziale ormai distrutto nell’atmosfera, ma il suo nome rimane legato al grande pubblico per le comete, in particolare la C/2020 F3, visibile a occhio nudo a fine luglio 2020 in direzione dell’Orsa Maggiore. Funzionando in infrarosso come il James-Webb attualmente, questo telescopio spaziale scrutava l’intero cielo alla ricerca di oggetti geocrocianti, stelle nane brune o stelle nascoste dalle polveri del centro galattico. Ha raccolto oltre 26 milioni di immagini tra il 2009 e il 2024, insieme a miliardi di dati.
Fonte: LesNumériques
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