Xiaomi ha confermato ufficialmente il lancio del suo primo chip proprietario per smartphone, il “XRING 01”. Dopo anni di dipendenza da Qualcomm e MediaTek, il colosso cinese entra nel club ristretto dei produttori Android con chip personalizzati, insieme a Google, Samsung e Huawei. E secondo noi, si tratta di un passo decisivo per l’indipendenza tecnologica dell’azienda.
XRING 01: il chip che Xiaomi prepara da 10 anni
Xiaomi ha lavorato in segreto su questo progetto per oltre 10 anni. Il chip XRING 01 dovrebbe debuttare nei prossimi mesi con la serie Xiaomi 15s, segnando una svolta epocale nella strategia hardware del brand.
Secondo i leak citati da GizmoChina:
- Il chip è realizzato su processo a 4nm TSMC
- Architettura 1+3+4 (quindi simile a Snapdragon e Tensor)
- Prestazioni leggermente inferiori a Snapdragon 8 Elite e Dimensity 9400, ma con focus sull’intelligenza artificiale integrata
Da parte nostra riteniamo che Xiaomi non punti solo a potenza bruta, ma a controllo dell’ecosistema: un chip “fatto in casa” consente di ottimizzare autonomia, fotografia, e personalizzazione software molto più in profondità.
Perché i produttori Android fanno chip proprietari?
L’esempio più vicino è Google, che dal 2021 usa i Tensor nei suoi Pixel. Non sono i più potenti sul mercato, ma permettono:
- Funzioni AI localizzate (come Magic Eraser o Live Translate)
- Gestione avanzata del consumo energetico
- Integrazione perfetta con l’esperienza Android “Pixelizzata”
Samsung fa lo stesso con Exynos, Huawei con Kirin (per ragioni geopolitiche). Xiaomi era l’unica grande esclusa. Fino ad oggi.
Cosa aspettarsi dal primo chip Xiaomi?
Il XRING 01 dovrebbe debuttare a fine 2025 su:
- Xiaomi 15s e 15s Pro
- Forse anche su un modello foldable o tablet AI-first
- Il focus sarà su fotografia computazionale, traduzione in tempo reale, generazione immagini AI (tipo Stable Diffusion), e autonomia gestita da ML
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