lunedì, 5 Maggio 2025
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La più lontana cugina della Via Lattea mai osservata

Un team internazionale guidato dall’Università di Ginevra (UNIGE) ha scoperto la galassia a spirale più lontana conosciuta fino ad oggi. Questo sistema ultra-massiccio, dalla forma di disco appiattito, esisteva solo un miliardo di anni dopo il Big Bang, un periodo molto precoce nella scala temporale dell’Universo. Sorprendentemente, presenta già una struttura notevolmente matura, con un bulbo centrale antico, un grande disco di formazione stellare e bracci a spirale ben definiti.

Questa scoperta, pubblicata su Astronomy & Astrophysics, è stata resa possibile grazie ai dati del telescopio spaziale James Webb (JWST). Essa offre una comprensione più profonda della formazione e dell’evoluzione precoce delle galassie nell’Universo primordiale. Con i suoi bracci a spirale e il grande disco di formazione stellare, Zhúlóng ricorda la Via Lattea.

Le grandi galassie a spirale come la Via Lattea dovrebbero impiegare diversi miliardi di anni per formarsi. Pertanto, durante il primo miliardo di anni della storia cosmica, gli scienziati si aspettano di osservare solo galassie piccole, caotiche e di forma irregolare. Tuttavia, il JWST sta iniziando a rivelare altri scenari. Le sue immagini nell’infrarosso profondo permettono di scoprire galassie sorprendentemente massicce e ben strutturate molto prima del previsto, spingendo gli astronomi a riconsiderare il momento e il modo in cui le galassie prendono forma nell’Universo primordiale.

Tra queste scoperte figura una galassia a spirale candidata – una galassia la cui conferma è ancora in attesa – che sarebbe la più lontana mai identificata. È stata osservata a un redshift che corrisponde a solo un miliardo di anni dopo il Big Bang. Nonostante questo periodo precoce, la galassia presenta una struttura sorprendentemente matura: un vecchio bulbo centrale, un grande disco di formazione stellare e bracci a spirale, caratteristiche generalmente osservate in galassie molto più lontane dal Big Bang.

“Abbiamo chiamato questa galassia Zhúlóng, che significa ‘drago torcia’ nella mitologia cinese. Nel mito, Zhúlóng è un potente drago solare rosso che crea il giorno e la notte aprendo e chiudendo gli occhi, simbolizzando la luce e il tempo cosmico”, spiega Mengyuan Xiao, ricercatrice post-dottorato presso il Dipartimento di Astronomia della Facoltà di Scienze dell’UNIGE e autrice principale dello studio. “Zhúlóng si distingue per la sua somiglianza con la Via Lattea, sia per forma che per dimensioni e massa stellare.”

Il suo disco si estende per oltre 60.000 anni luce, paragonabile alla nostra galassia, e contiene oltre 100 miliardi di stelle.

 

Fonte: Techno Science

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Julie Maddaloni
Julie Maddaloni
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