Perché l’estate è più calda?
Ogni estate ci ritroviamo a boccheggiare, ma perché il caldo si fa così intenso? La risposta va cercata nell’orbita della Terra: il nostro pianeta gira intorno al Sole con un asse inclinato. Durante l’estate, l’emisfero interessato riceve più luce solare diretta, le giornate si allungano, il Sole sale più in alto nel cielo e i suoi raggi diventano molto più potenti.
Non solo: talvolta, l’aria calda resta intrappolata sotto uno strato più freddo in quota, creando il cosiddetto “dome di calore”. Immaginate una gigantesca campana invisibile che tiene il caldo imprigionato, senza permettere all’aria fresca di entrare. Risultato? Temperature alle stelle per giorni.
Quando si può parlare di canicola?
Attenzione: una canicola non è semplicemente “fa caldo”. Si tratta di un’ondata di calore anormalmente elevata che dura per almeno tre giorni consecutivi, con temperature che non scendono nemmeno di notte. In Francia, ad esempio, il limite comunemente considerato è di 35°C di giorno e 20°C di notte per più giorni di fila.
Questo fenomeno mette a dura prova il corpo umano, perché il caldo persistente impedisce all’organismo di recuperare durante la notte.
Perché la canicola è pericolosa?
Le canicole rappresentano un serio rischio soprattutto per anziani, bambini e persone fragili. Il pericolo più concreto? Disidratazione, malori e colpi di calore, che possono avere conseguenze anche fatali. Per questo, ogni estate vengono diffuse allerte meteo e raccomandazioni: bere spesso, restare all’ombra, evitare sforzi, proteggersi dal sole diretto.
Un fenomeno sempre più comune
Un tempo la canicola era considerata eccezionale, ma oggi – con i cambiamenti climatici in corso – è diventata quasi una nuova normalità estiva. Le ondate di calore sono sempre più frequenti, più lunghe e più intense, specialmente nelle aree urbane.
Capire le cause e imparare a difendersi non è solo una questione di comfort, ma di vera e propria sopravvivenza.
Considerazione finale
Il termine “canicola” è ormai parte del nostro vocabolario estivo, ma non va preso alla leggera. Riconoscerne i segnali, adattare le nostre abitudini e pretendere una migliore gestione urbana del calore saranno sempre più fondamentali nei prossimi anni. Quando il caldo non è più solo una sensazione, ma una realtà che trasforma la quotidianità, serve più scienza, più consapevolezza e – sì – anche un po’ di buon senso.
Fonte: Techno Science
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