lunedì, 5 Maggio 2025
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Ecco perché dovresti provare il ‘Jeffing’ per correre più a lungo e più lontano

Anche se sei un corridore, potresti non aver mai sentito parlare del termine “Jeffing”. Questo metodo, che alterna corsa e camminata, è diventato un modo popolare per allenarsi per le gare di lunga distanza.

Il “Jeffing” è particolarmente rilevante oggi, poiché ci troviamo nel mezzo di un secondo boom della corsa, il primo essendo avvenuto negli anni ’70 e ’80. Lo si può notare nella popolarità dei parkrun, nell’aumento degli eventi di massa e nel mercato in continua espansione di scarpe da corsa, orologi e altri accessori. Tuttavia, nonostante tutto questo entusiasmo, l’idea di correre può ancora scoraggiare molte persone. Alcuni credono che, a meno che non possano correre continuamente a un certo ritmo o distanza, non siano dei “veri corridori”, specialmente quando si confrontano con i progressi degli altri.

Origini del Jeffing

Il concetto di “Jeffing” è stato inventato dall’olimpionico e allenatore americano Jeff Galloway negli anni ’70. È un modo strategico di combinare camminata e corsa, a volte includendo anche il jogging. Galloway lo descrive come un approccio rivoluzionario che riduce la fatica, previene gli infortuni e rende la corsa più piacevole. “Alternando tra corsa e camminata, i corridori possono andare più lontano, recuperare più velocemente e sentirsi più forti durante e dopo gli allenamenti”, afferma.

Benefici del Jeffing

Uno dei maggiori vantaggi del “Jeffing” è che può aiutarti ad andare più lontano. Poiché le riserve energetiche del corpo non vengono esaurite tutte in una volta, molti corridori scoprono di poter coprire distanze più lunghe rispetto alla corsa continua. Gli studi dimostrano che questo può avere più benefici rispetto a esercizi più brevi e intensi. Inoltre, riduce il rischio di infortuni poiché l’intensità ridotta mette meno stress su articolazioni e muscoli. Questo rende il “Jeffing” una scelta popolare per chi ritorna da un infortunio o malattia, o per chiunque desideri evitare infortuni durante l’allenamento.

Il recupero tende ad essere più rapido. Poiché il corpo è sottoposto a meno sforzo, i corridori spesso riferiscono di sentirsi meno affaticati dopo. Questo può rendere più facile seguire un piano di allenamento senza esaurirsi. Il “Jeffing” è particolarmente accogliente per i principianti. Galloway ha originariamente sviluppato il metodo per rendere la corsa di resistenza più accessibile a una gamma più ampia di persone e abilità.

In questo senso, il “Jeffing” condivide alcune somiglianze con il “fartlek”, che in svedese significa “gioco di velocità”. Il fartlek è un metodo di allenamento sviluppato negli anni ’30 in Svezia da corridori di cross-country che cercavano di migliorare le loro prestazioni. Anche questo metodo prevede l’alternanza di scatti veloci e corsa lenta. La differenza è che il “Jeffing” opera a un’intensità inferiore, e le pause di camminata permettono al corpo di recuperare più completamente.

 

Fonte: Science Alert

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Salvatore Macrì
Salvatore Macrìhttps://sotutto.it
Amante della tecnologia, della buona musica e della SEO, scrivo articoli per puro divertmento e per delucidare delle tematiche legate alla vita quotidiana per rendere questo mondo meno complicato. Sensibile ai temi ambientali e strenue sostenitore di una "green revolution" che nasca dal basso.
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