Un team di astrofisici, guidato da Elias Most del Caltech, ha simulato le millisecondi che precedono la distruzione di una stella di neutroni da parte di un buco nero. I risultati, pubblicati su The Astrophysical Journal Letters, descrivono come la superficie della stella si fratturi sotto l’effetto della gravità intensa.
Starquakes e onde radio
Le simulazioni mostrano che i “starquakes” (terremoti stellari) generano onde magnetiche che si trasformano in sursauts radio rapides. Questi segnali potrebbero essere captati dal futuro network di radiotelescopi del Caltech in Nevada. Elias Most spiega che queste onde rappresentano una firma acustica della distruzione stellare.
Onde di shock e pulsar a buco nero
Lo studio prevede anche l’emissione di onde di shock colossali durante la scomparsa finale della stella. Katerina Chatziioannou, co-autrice, sottolinea che questa simulazione integra per la prima volta tutta la fisica coinvolta in questo processo. Un oggetto ipotetico, il pulsar a buco nero, potrebbe formarsi brevemente durante questo processo. Elias Most descrive questo fenomeno come un pulsar tradizionale, ma alimentato dal buco nero che assorbe la stella di neutroni.
Il ruolo del supercalcolatore Perlmutter
I calcoli sono stati resi possibili grazie al supercalcolatore Perlmutter, dotato di processori grafici. Elias Most precisa che questa potenza di calcolo era indispensabile per modellare con precisione questi eventi estremi.
Come un buco nero genera onde radio
Quando un buco nero distrugge una stella di neutroni, genera perturbazioni nel campo magnetico della stella. Queste perturbazioni creano onde di Alfvén, che si trasformano in onde radio rilevabili. Questo processo è simile a quello osservato nei pulsar, dove il campo magnetico intenso di una stella di neutroni in rotazione produce fasci di onde radio. Tuttavia, nel caso di un buco nero, il fenomeno è molto più violento e di breve durata.
Sursauts radio rapides e condizioni estreme
I sursauts radio rapides (FRB) così prodotti sono tra i segnali più energetici dell’Universo. La loro rilevazione potrebbe fornire indizi preziosi sulle condizioni estreme che regnano vicino ai buchi neri.
Che cos’è un pulsar a buco nero?
Un pulsar a buco nero è un oggetto ipotetico che si formerebbe temporaneamente durante l’assorbimento di una stella di neutroni da parte di un buco nero. Combina le proprietà di un pulsar e di un buco nero. Durante questo processo, il buco nero trascina il campo magnetico della stella di neutroni, creando un effetto di rotazione simile a quello di un pulsar. Questa rotazione produce getti di particelle e radiazioni. Anche se questo stato è molto effimero, potrebbe emettere segnali distintivi, come esplosioni di raggi X o gamma. Queste emissioni permetterebbero agli astronomi di identificare tali eventi nell’Universo.
Fonte: Techno Science
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