Per la prima volta, i paleontologi hanno identificato delle cavità nelle ossa di un dinosauro appartenente alla famiglia degli Alvarezsauridi. Questa scoperta getta nuova luce sull’evoluzione delle caratteristiche aviarie in questi rettili estinti.
Questa ricerca, pubblicata su PLOS ONE, è il risultato dell’analisi di fossili rinvenuti in Patagonia, Argentina. Gli studiosi hanno utilizzato scanner medici per rivelare strutture interne mai osservate prima, mettendo in discussione alcune ipotesi sull’anatomia di queste creature.
Osservazioni sui fossili
Gli Alvarezsauridi, piccoli dinosauri bipedi, possedevano arti anteriori atrofizzati e un cranio allungato. La loro morfologia ricordava già quella degli uccelli, ma l’assenza di pneumizzazione ossea (cavità riempite d’aria) aveva sempre incuriosito gli scienziati. Gli scanner hanno rivelato cavità sparse nello scheletro assiale, comprese le vertebre. Questa distribuzione irregolare suggerisce un adattamento legato al metabolismo piuttosto che a una semplice riduzione di massa.
Vantaggi evolutivi
Negli uccelli attuali, queste cavità migliorano la respirazione e la termoregolazione. I ricercatori ritengono che questi dinosauri potessero trarre vantaggi simili, forse per ottimizzare i loro rapidi spostamenti o la loro dieta insettivora.
Un’evoluzione inaspettata
La presenza di queste cavità negli Alvarezsauridi indica che la pneumizzazione ossea potrebbe essere emersa indipendentemente in diverse linee di teropodi. Questa scoperta amplia il campo di ricerca sull’evoluzione dei dinosauri verso forme aviarie.
Le variazioni osservate tra gli individui sollevano domande sul loro sviluppo. Alcune ossa presentano canali ben definiti, mentre altre ne sono prive, senza una logica apparente. Questa eterogeneità potrebbe riflettere differenze di età, sesso o specie. Invita a riconsiderare i metodi di studio dei fossili, dove l’imaging 3D diventa essenziale per rilevare queste strutture interne.
Fonte: Techno Science
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