martedì, 24 Giugno 2025
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HomeTecnologia e ScienzeNoi non ci limitiamo ad ascoltare la musica, diventiamo tutt'uno con essa

Noi non ci limitiamo ad ascoltare la musica, diventiamo tutt’uno con essa

Uno studio internazionale suggerisce che il nostro cervello e il nostro corpo non si limitano a percepire la musica, ma entrano fisicamente in risonanza con essa. Questo risultato, basato su ricerche in neuroscienze, musica e psicologia, supporta la teoria della risonanza neuronale (TRN).

La teoria della risonanza neuronale

La TRN postula che le esperienze musicali, piuttosto che basarsi su presupposti o previsioni, derivano dalle oscillazioni naturali del cervello che si sincronizzano con il ritmo, la melodia e l’armonia. Questa risonanza modella il piacere musicale, il senso del ritmo e la predisposizione a muoversi seguendo il tempo.

“Secondo questa teoria, la musica produce il suo effetto non solo perché arriva alle nostre orecchie, ma anche perché diventa un tutt’uno con il nostro cervello e il nostro corpo”, ha spiegato Caroline Palmer, professoressa al Dipartimento di psicologia dell’Università McGill e direttrice del Laboratorio di produzione sequenziale. “Questo ha importanti implicazioni nei campi terapeutico, educativo e tecnologico. Lo studio, pubblicato su Nature Reviews Neuroscience, è il primo a fornire un quadro globale della TRN in un unico articolo”, ha aggiunto.

Implicazioni e applicazioni della TRN

La TRN suggerisce che strutture come la pulsazione e l’armonia riflettono modelli di risonanza stabili nel cervello, comuni a tutte le persone, indipendentemente dalla loro formazione musicale. Secondo la TRN, il modo di percepire e produrre musica si basa su principi dinamici fondamentali dei meccanismi del cervello umano, che vanno dall’orecchio al midollo spinale e ai movimenti degli arti.

Secondo il team di ricerca, questa teoria potrebbe avere diverse applicazioni:

  • Strumenti terapeutici per disturbi come ictus, malattia di Parkinson e depressione.
  • Intelligenza artificiale (IA) emotivamente intelligente, capace di reagire alla musica o di produrla come gli esseri umani.
  • Nuove tecnologie di apprendimento per supportare l’insegnamento del ritmo e della tonalità.
  • Approfondimenti interculturali sulle ragioni per cui la musica avvicina le persone in tutto il mondo.

Lo studio è stato guidato da Edward Large (Università del Connecticut), in collaborazione con Caroline Palmer.

 

Fonte: Techno Science

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Julie Maddaloni
Julie Maddaloni
Ciao! Sono una blogger appassionata di tecnologia e delle news dei mondi Apple e Android. Amo scoprire le ultime novità del settore e condividere storie e consigli utili con chi, come me, è sempre alla ricerca delle ultime novità. Quando non sono immersa tra recensioni e aggiornamenti tech, mi rilasso con una buona pizza e una maratona di serie TV! 🍕📱💙
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